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La rivincita di Joao!

È la stagione della definitiva consacrazione del calciatore brasiliano

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Andrebbe bene perfino per il titolo di un film. La rivincita di Joao Pedro è invece qualcosa di molto più concreto e che poco ha a che vedere con il grande schermo. Il brasiliano, arrivato al Cagliari al termine della sessione estiva della scorsa sciagurata stagione, non ha da subito convinto stampa e pubblico.

Anzi, le critiche nei suoi confronti erano spesso pesanti, ed obiettivamente, quanto meno in parte, ingiuste.

Giocare nel campionato italiano non è cosa semplice, avere a che fare con un tecnico particolare come Zeman idem, arrivare in rossoblù nella stagione del disastro non è certo il massimo. Insomma, sarebbero potuti esistere perfino i presupposti affinché il buon Pedro, preparasse i bagagli e andasse via dalla Sardegna. 29 presenze, 5 gol, molti fischi e la difficoltà anche per i più attenti addetti ai lavori di comprendere perfino in quale ruolo potesse rendere al meglio il numero 10 rossoblù.

È questa la sintesi della prima stagione per Joao in riva al Golfo degli Angeli.

Ad ogni buon conto Pedro decide di non andar via. Testardo, volenteroso, sempre gioioso con i compagni e nei confronti dei tifosi, sposa a pieno il progetto Giulini con una voglia matta di rivincita e di riportare il Cagliari in Serie A.

Si affida alle cure di Mister Rastelli che in poco tempo lo plasma, lo trasforma, lo aiuta come lo stesso fantasista ha raccontato al termine della gara contro l’Ascoli rendendo questo momento “bello e speciale”.

Più gioca vicino alla porta più è pericoloso. Che sia trequartista o meno, purché si trovi nei paraggi della zona offensiva e “libero” da schemi e meccanismi che ebbero a “strozzarlo” e che gli impedirono di far valere il suo alto e indiscutibile tasso tecnico, la sua grande corsa, il suo altruismo ed il suo feeling con il gol.

Già 4 reti per il buon  João Pedro Geraldino dos Santos Galvão: non è roba di poco conto.

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