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L'anarchico

Joao Pedro ancora stenta a trovare un ruolo ben preciso

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Da buon brasiliano, Joao Pedro da l’impressione di essere eternamente alle prese con un’altalena di prestazioni che, a tratti, lo qualificano come un oggetto misterioso, mentre in altri frangenti lo innalzano a valore aggiunto della squadra rossoblù. L’aver sulle spalle la maglia numero 10 sottintende una qualità ed una fantasia al di sopra della media rispetto ai compagni di squadra, cosi come padroneggiare un ruolo ben definito all’insegna dell’inventiva a fini realizzativi o di suggerimento per le punte. Tali caratteristiche si sono intraviste solo sul finire della passata stagione, mentre nell’attuale ancora faticano ad emergere.

Le partite sino ad ora disputate hanno visto un Joao Pedro invischiato in un limbo tra la posizione di mezzala nel centrocampo a tre o quella di trequartista. Tale alternanza può aver ostacolato un percorso di crescita e affermazione definitiva in un ruolo specifico, ma dal carioca è lecito attendersi un salto di qualità indipendentemente dai discorsi legati alla posizione occupata in campo. Il brasiliano avrebbe anche le caratteristiche per giocare da seconda punta, ma l’abbondanza in tale ruolo nella rosa rossoblù vista la presenza di Sau, Giannetti e Farias, ne esclude l’impiego al fianco di una prima punta.

La realtà parla di un giocatore che ancora fatica a trovare la propria collocazione tattica, che ne preclude un inserimento nel gioco di una squadra, che stenta a sua volta e non poco nello sviluppare un gioco corale. Rastelli come dimostrato dalle diverse formazioni fino a questo momento schierate è sempre alla ricerca di nuove soluzioni al fine di valorizzare tutti gli interpreti a disposizione.

Una nuova veste tattica o un maggiore coinvolgimento nella manovra potrà consegnare a compagni e tifosi un nuovo Joao Pedro?

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