Aveva deliziato i tifosi sardi quando a Trapani aveva neutralizzato ben 3 rigori, regalando il passaggio del turno di Coppa Italia e guadagnandosi dalla nostra redazione l’appellativo di “San Marco da Pisa”. A fine gara i supporters di casa, pur amareggiati per la sconfitta, avevano tributato a Storari un doveroso applauso, riconoscendogli i meriti della vittoria rossoblù e comprendendo si trattasse di un giocatore di un’altra categoria.

Nel corso delle prime otto giornate di campionato il portiere non ha avuto particolari responsabilità sui gol (8, non pochi per una squadra che ambisce a vincere il torneo cadetto) subìti dalla compagine rossoblù: l’unico sul quale non è stato esente da colpe è il momentaneo 2-1 del cesenate Magnusson, ma l’estremo difensore aveva l’attenuante dei problemi fisici che non gli hanno permesso uno slancio adeguato per neutralizzare la bella punizione.

Domani al Sant’Elia si rivedrà quel Trapani che a metà agosto ha fatto esaltare l’ex juventino, siciliano d’adozione e deciso più che mai a sbarrare ancora una volta la porta agli avversari.

Segnare a lui, che trascinerà i compagni alla riscossa dopo la bruciante sconfitta di Novara, non sarà per nulla facile: i granata, dunque sono avvisati.