Il Latina di Mark Iuliano si presenterà alla stadio Sant’Elia con uno score che parla di tre reti subite, quattro realizzate e 6 punti in classifica. Una buona partenza per una squadra che ha nel suo organico, molteplici giocatori che hanno o avrebbero potuto giocare in ben altre competizioni.
Nel pacchetto arretrato, che vanta un portiere dal futuro assicurato come Di Gennaro, si è rivisto un Esposito, che ha dimostrato sia a Vercelli e soprattutto contro l’Ascoli di essere un elemento di sicura affidabilità da schierare accanto a Dellafiore o a Brosco, ricordando i tempi in cui a Lecce, non appena ventenne fece innamorare tante squadre di A.
Lo stesso si può dire dell’italo-argentino Dellafiore, capace di collezionare diversi campionati in massima serie tra le fila di squadre come Torino, Palermo, Parma, senza mai riuscire a compiere il salto di qualità pronosticato da tanti.
Le corsie laterali invece verranno presidiate da Bruscagin che ha palesato diverse difficoltà tecniche, mentre Calderoni ha nell’ardore agonistico la sua arma migliore ma anche lui ha notevole limiti quando si tratta di dare un contributo in fase offensiva.
In cabina di regia troviamo un giocatore che per anni ha fatto della corsa sulla fascia il suo pane quotidiano, ora Ruben Oliveira ha arretrato il suo raggio d’azione riuscendo a sfoderare prestazioni di tutto rispetto guidando con abilità l’intera squadra. In panchina siede Marco Marchionni che in caso di necessità può ricoprire il ruolo dell’uruguaiano ex Juve tra le altre, oppure giocare al proprio lato se schierato in contemporanea. A centrocampo tante sono le alternative per Iuliano che ha l’imbarazzo della scelta tra interpreti dotati di caratteristiche diverse come Minala, Schiattarella, Moretti e Scaglia.
L’attacco, almeno quello inteso nel ruolo di punta centrale, è quello che ha più difficoltà. Corvia ha un tasso tecnico che non si discute ma come a Vercelli, anche contro i marchigiani ha divorato molteplici inviti interessanti. Per ammissione dello stesso allenatore laziale resta lontano dall’azione, sia perché non viene servito a dovere dai compagni o perché non riesce con tempismo a cogliere le occasioni che si presentano nel corso del match. Acosty ha corsa e non lesina energie ed è capace di segnare goal da cineteca, ma in altre gare dimostra che alla grande velocità abbina tanta confusione.
L’ex Napoli Dumitru potrebbe trovare una maglia da titolare nel tridente, ma resta in dubbio a seguito di noie muscolari, mentre restano oggetti oscuri e per ora fuori dalle rotazioni Paponi e Jefferson.
Un Latina da prendere con le pinze, che può vantare tra le proprie fila diversi giocatori che, se in giornata hanno grosse doti tali da mettere in grossa difficoltà anche una corazzata come quella di Rastelli.