Ormai sembra quasi un modo di dire, una filastrocca da ripetere, un tormentone ricorrente. "Miracolo di Storari". Da settimane, ormai, tifosi e cronisti continuano a ripetere queste tre parole.
Perché spesso e volentieri proprio il portierone ex Juve ha pensato a togliere le castagne dal fuoco alla squadra di Rastelli. E il fatto di avere una tale sicurezza in porta è una gran bella notizia, ed è assai probabile che Marco provveda a portare diversi punti al Cagliati a suon di parate da qui a fine stagione.
Tuttavia, non può diventare un'abitudine, non si può rischiare di diventare Storari-dipendenti. Totò diceva che fosse la somma a fare il totale, ed è proprio questo il punto.
I risultati non devono e non possono arrivare dai singoli, e tanto meno dal solito "miracolo di Storari". Devono arrivare dal gruppo, dal gioco, dalla squadra, da quella voglia di andare sempre e ovunque a fare la partita che il Cagliari deve avere.
Non si può sperare che la vittoria giunga sempre dalla gran giocata di un giocatore di riferimento. Se poi l'approccio sarà quello corretto, se la squadra disputerà grandi match e se per caso dovesse subire giocando partite all'altezza, chiunque sarà più che mai lieto di urlare "Miracolo di Storari".

