È la stagione 1963-1964. Una vita fa, se ci si pensa. Eppure, in quella stagione sono due le novità che segnano la storia rossoblù: per prima cosa, alla fine di quel campionato, il Cagliari conoscerà per la prima volta la serie A.
Inoltre, in questa stagione, arriva Luigi Riva, un ragazzino di appena diciannove anni direttamente dalla Lombardia: probabilmente colui che ancora per tanti anni sarà considerato come il più grande uomo (non solo calciatore) che abbia mai vestito la maglia rossoblù.
Ma parliamo di questa stagione. Anche se Gigi forse pensa ancora di essere arrivato in Africa, Arturo Silvestri continua a guidare la formazione sarda che, rispetto all'anno precedente ha perso qualche elemento, come Umberto Serradimigni, ma ne ha acquistato qualcun altro che, oltre a Riva, farà la storia del Cagliari di qui a qualche anno: stiamo parlando di Ricciotti Greatti.
I sardi si preparano a disputare la prima giornata del campionato di serie B. L’avversario è il Prato, squadra neopromossa nel campionato cadetto che alla fine di questa stagione tornerà in C per non essere mai più promossa e, paradossalmente, avrà tra le sue fila il capocannoniere di questa stagione: Romano Taccola.
I rossoblù concludono questa partita con tre punti in saccoccia e la prima perla, la prima di centosessantaquattro, di Gigi Riva da Legnano: 1-2 è il risultato finale (l’altra rete sarda è di Torriglia).
Ancora nove mesi e finalmente sarà serie A.

