Il Cagliari punterà al fine di riconquistare la serie A, su una rosa che fa della compattezza del gruppo e della guida di Rastelli il suo punto di forza. Inevitabilmente però in una formazione come quella rossoblù si innalzano delle individualità che, per valori tecnici si attestano un gradino sopra i compagni. Storari tra i pali, Krajnc in difesa, Di Gennaro in mediana e Farias e Sau in attacco.

Il brasiliano Farias tuttavia è reduce da un’annata d’esordio in chiaroscuro dove lampi di genio hanno lasciato spazio a troppi blackout. Al termine dello scorso campionato vari rumors hanno fatto capolinea attorno al numero 17, ipotizzando una voglia di restare in A lontano dai colori rossoblù. Tali dubbi sono stati spazzati in men che non si dica dall’attaccante carioca attraverso i social, un atteggiamento fatto di disponibilità e sorrisi contemporaneamente ad un impegno e una voglia esibiti nel rettangolo verde sin dalle prime uscite.

Un jolly offensivo che regala al nuovo allenatore diverse varianti tattiche; trequartista, seconda punta o ala sono tutti i ruoli che il buon Diego può ricoprire tranquillamente. Doti ammirate anche nell’ultima uscita stagionale contro i corsi del Gazelec Ajaccio: un Farias già in forma campionato è stato nettamente il migliore in campo impegnando a più riprese il portiere avversario, avvalorando la tesi di essere un giocatore a cui difficilmente si potrà rinunciare.

Rastelli chiede ai suoi ragazzi un atteggiamento votato alla concretezza e all’accrescimento continuo e quotidiano, in vista di un campionato difficile e ricco d’insidie come quello cadetto; Farias ha recepito sin da subito come d’altronde gran parte dei compagni, il diktat del mister campano. Se il buongiorno si vede dal mattino, siamo certi che Farias saprà far divertire compagni e tifosi a suon di accelerazioni e magari qualche goal in più.