Come ricorderete, lo scorso 9 gennaio ebbe luogo il primo atto del processo civile tra la Cagliari Calcio e la Clarin Tribune per le note vicende riguardanti lo stadio Sant’Elia: in quella circostanza, l’udienza si concluse ben presto, con il rinvio al 22 gennaio per permettere ai legali della società appaltatrice dei lavori di consultare il corposo fascicolo di nuova documentazione apportata dai legali della società rossoblù.
Ebbene, ieri come da programma ha avuto luogo il secondo round dell’incontro: chi sperava in una pacificazione è rimasto deluso. Sì, perché gli sviluppi sono tutt’altro che incoraggianti per i sostenitori cagliaritani. Come riporta Sardegna Sport, la Clarin non ha arretrato di un centimetro la sua posizione, continuando ad accusare il Cagliari e Cellino di essersi appropriati senza averne diritto di materiali di proprietà della società laziale; la società di viale La Playa invece continua a insistere sulla ingenuità della società costruttrice, che per accelerare i tempi avrebbe acquistato il materiale e iniziato a montare tutto senza mettere nero su bianco, senza cioè integrare il contratto in essere con i nuovi costi derivanti dall’acquisto di quegli stessi materiali.
A nulla è servita la proposta del giudice alla società rossoblù, mirante a permettere il sopralluogo nello stadio: il Cagliari, nella persona del suo presidente, non vuole intavolare nessuna trattativa di riconciliazione, anzi ha chiesto al giudice che vengano ascoltati nuovi testimoni che possano confermare la sua versione.
È, insomma, un muro contro muro senza pietà : la Clarin, a questo punto, ha deciso di passare alle maniere forti. Oltre a questa causa civile, i cui nuovi sviluppi sono attesi per inizio febbraio, si aggiunge ora anche un contenzioso penale: la società laziale, infatti, porterà questa diatriba all’attenzione della Procura della Repubblica, con capi d’accusa nei confronti della Cagliari Calcio decisamente pesanti: truffa, violenza privata e frode.
Non si scherza più, le parti in causa sono armate fino ai denti. A inizio febbraio si conosceranno gli sviluppi o addirittura la sentenza finale del processo civile. Ma ci sarà in ogni caso da attendere anche la fine del processo penale. Chissà chi la spunterà .