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Capozucca: dalla polvere di provincia al grande scouting, passando per il buco nero

Alla scoperta del nuovo Direttore Sportivo del Cagliari

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Stefano Capozucca da ieri è ufficialmente il nuovo direttore sportivo rossoblù. Personaggio schivo e molto riservato, ha sessant’anni (è nato il 1 gennaio del 1955) e il suo nome è stato per lungo tempo legato ad un’altra società rossoblù, il Genoa, con cui il nuovo DS cagliaritano ha collaborato, con una interruzione durata solo una stagione (dal 2013 al 2014 è stato, infatti, il direttore sportivo del Livorno), per circa dieci anni.

Ha iniziato la carriera sportiva nella prima metà degli anni novanta nella Biellese, poi è passato al Corsico, squadra lombarda che militava nelle categorie inferiori, per poi passare alla Pro Patria, al Varese, dove è rimasto per cinque anni. Dal 2002 al 2004 è a Terni dove ritrova Mario Beretta, col quale aveva già lavorato in passato, e scopre il primo di tanti altri talenti: Luis Jimenez.

Dal 2004 inizia la sua avventura al Genoa dove ritrova Enrico Preziosi, con cui ha un rapporto d’amicizia da quasi un decennio. Proprio al termine di questa stagione, però, viene coinvolto nel “Caso Genoa”, relativo a un giro di scommesse clandestine che nello specifico aveva riguardato la dirigenza rossoblù per via di una presunta combine con il Venezia, già retrocesso in C1, con cui la società genovese, a cui mancava solo la matematica per essere promossa in serie A dopo 10 anni, aveva giocato l’ultima gara del campionato di serie B. E, infatti, il Grifone aveva vinto per 3-2.

Il processo che segue porta alla squalifica per cinque anni per Stefano Capozucca, inflitta dal Tribunale di Genova, che però nel 2011, ne dichiara l’assoluzione.

In tutti quegli anni, comunque, il DS ha continuato a lavorare nella società di Preziosi (anche lui condannato a cinque anni) ed è stato protagonista della scoperta e la valorizzazione sul mercato di molti giocatori tra cui, Diego Milito, Thiago Motta, Marco Borriello e Mimmo Criscito.

Ultimamente, si devono a lui le “scoperte” di due giovani talenti che rispondono ai nomi di Mattia Perin e Stephan El Shaarawy.

È descritto come uno dei migliori talent scout d’Europa e, non a caso, in passato il suo nome è stato accostato anche alla Juventus e al Milan.

Ora è arrivato al Cagliari, e speriamo che il suo fiuto non l’abbia perso.

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