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Non ci sia peccato per Brkic

Una vera sicurezza tra i pali: che il Cagliari non lo lasci andar via

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In principio fu Storari. Il portiere pisano arrivò nel Gennaio del 2008 con il Cagliari ultimo in classifica, fu uno degli artefici di un'insperata salvezza, poi a fine stagione tanti saluti e c'eravamo tanto amati. Il bis l'anno scorso con Silvestri, arrivato nel mercato di riparazione, subito convincente, c'è chi disse che sarebbe potuto diventare il portiere del futuro. Ma anche con lui, una lettera d'addio, qualche lacrimuccia e arrivederci. Il presente si chiama Zeljko Brkic, quella montagna coi guantoni che è diventato immediatamente l'idolo della tifoseria rossoblù.

A Cagliari, dopo il fallimento di Udine (dove Guidolin gli preferì un ragazzino della Primavera di nome Scuffet), l'estremo difensore serbo sta trovando la sua dimensione e si sta rivelando una certezza. E siccome non c'è due senza tre il timore che Brkic possa essere l'ennesimo portiere "usa e getta" sorge spontaneo. Zeljo, tra l'altro, ha solo 28 anni, molto giovane per il suo ruolo, e potrebbe rappresentare l'uomo a cui affidare i guantoni anche per la prossima stagione.

Certo ci son sempre Cragno e Colombi, ma forse sono ancora acerbi per la Serie A e uno come lui potrebbe servire come il pane ai sardi. Sarebbe davvero una follia lasciarlo andare per poi rimpiangerlo. Il rischio, considerando che è arrivato con la formula del prestito secco, c'è eccome.

Ma questa volta si dovrebbe fare uno sforza. Non ci sia peccato con Brkic.

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