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Bentornato Pattolino

Il rientro in campo del bomber di Tonara ha riacceso l'attacco rossoblù

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Sono stati sufficienti appena 12 minuti per far capire a tutti che lui, solo lui, è di fatto, ad oggi, l’attaccante rossoblù in grado di “buttarla dentro”. Marco Sau, dopo due mesi di assenza, è tornato in campo nella gara perduta dal Cagliari a Parma, valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia, e non ha perso tempo per lasciare il segno. Peccato solo per quel pallonetto tentato qualche minuto dopo il gol del pareggio, e neutralizzato facilmente da Mirante: se fosse stata doppietta la possibile vittoria rossoblù sarebbe divenuta l’occasione per esaltare il lavoro di Zola e l’efficacia di una formazione alquanto sperimentale schierata al Tardini.

Invece non è stato così, forse un bene, si potrebbe far notare. Perché il reparto offensivo della compagine sarda, orfano ancora di Ibarbo, non pare avere le carte in regola per garantire un adeguato numero di reti, fondamentali per la corsa alla salvezza. L’aveva compreso Zeman, che senza l’unico “bomber”, dopo il pareggio al Sant’Elia contro il Genoa, aveva perduto il riferimento in avanti, con il conseguente spegnimento dell’attacco, mai più in grado di siglare reti. Non fosse per la gara di Napoli, dove sembrava che Farias potesse non far rimpiangere l’assenza della punta isolana. 

Giulini ha definito Sau “il vero acquisto del Cagliari a gennaio”. Un ritorno, quello di “Pattolino”, che fa ben sperare in vista della difficile trasferta di domenica ad Udine: con l’attacco che riprende a parlare “sardo” si spera che il digiuno delle punte possa definitivamente terminare. Se lo augura la società, pronta eventualmente, su richiesta di Zola, a correre ai ripari ed acquistare un vero bomber di razza; se lo augurano soprattutto i tifosi, desiderosi di rivedere calcio-spettacolo, o quantomeno di accontentarsi dei gol-vittoria.

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