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Husbauer per Zeman? No, c’è l’ok di Zola. Giulini faccia chiarezza, i tifosi hanno perso la pazienza

Il primo rinforzo per la compagine sarda dovrebbe essere il 24 enne centrocampista di Praga. Intanto, la società è chiamata a fare chiarezza

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Husbauer in funzione di Zeman? No, perché il forte centrocampista ceco sarebbe davvero molto vicino al Cagliari. Gianfranco Zola ha valutato il ragazzo e dato il suo avallo e consenso alla conclusione della trattativa. Husbauer dovrebbe essere quindi il primo acquisto del Cagliai nel 2015. Per il classe ’91 è più volte sceso in campo il presidente Giulini in persona che ha messo sul tavolo della trattativa ben 3 milioni di euro. Il ragazzo desidera fortemente arrivare in rossoblù nonostante non vi sia più Zeman ad allenare la compagine cagliaritana. È desideroso di confrontarsi con la realtà del calcio italiano, vuole dimostrare tutto il suo valore. In questi mesi, i contatti tra il procuratore del ragazzo di Praga e la dirigenza rossoblù, sono stati continui. Non solo telefonicamente. Prima un incontro al Sant’Elia in occasione della gara contro la Sampdoria, poi l’ultimo di pochi giorni fa per tirare le somme e fare il punto della situazione.

Husbauer e il Cagliari, il matrimonio può finalmente essere celebrato. Sì, Giulini permettendo. Perché se da un lato l’operazione pareva conclusa già questa estate, dall’altro è pur vero che la parola fine alla trattativa dovrà metterla la dirigenza rossoblù, impegnata in questi giorni, presidente in primis, a cercare di far limare ulteriormente le pretese dello Sparta Praga. Giulini chiede fiducia ai tifosi, i quali però, la vanno perdendo così come la pazienza.

Scottati da una sessione di mercato estiva a dir poco deludente, ancora feriti per la commedia Astori, in buona parte amareggiati e non poco per l’esonero di Zeman, non intendono più far sconto all’imprenditore milanese. Una tifoseria comunque in gran parte rinfrancata dal nuovo “specchietto per le allodole?” – (non chiamatela mossa di marketing) - che risponde al nome di Gianfranco Zola (non sia lui il nuovo capro espiatorio), e che ora chiede al suo presidente e alla società, quanto meno un minimo di chiarezza e trasparenza.

Una dirigenza che è apparsa e appare obbiettivamente in piena confusione, come dimostra anche l'estenuante (quanto inutile), attività diplomatica da parte di Marroccu posta in essere per salvare la panchina di Zeman quando ormai i giochi erano fatti. Tutto inutile, per il tecnico di Praga, e probabilmente per il ds del Cagliari, sulla cui figura comincia a giganteggiare l'ombra di Branca, così come quella di Nani.

Perso il boemo, non è più mistero di come Zenga fosse la prima scelta di Filucchi ma non propriamente del presidente. E poi Montero, lui sì, bloccato per due giorni da Giulini mentre Zola rifletteva - evidentemente non ancora pienamente convinto - ma incoraggiato (non è mistero) da Conti e dai senatori rossoblù. 

Chiarezza e trasparenza, quindi. Perché la pazienza è finita, mentre la fiducia va conquistata e non elemosinata. Questo non è più il tempo delle richieste ai tifosi, ma quello delle risposte concrete nei loro confronti.

Si faccia dunque chiarezza: si spieghi anzitutto se il Cagliari Calcio è realmente in difficoltà economica o meno, ed eventualmente in che misura. Si faccia sapere chi sarà l’uomo mercato e che tipo di interventi riparatori la dirigenza vuol compiere nel mese di gennaio.

Cadano i veli, l’incantesimo si è sciolto, i tifosi non sono più dalla parte del presidente. Questa, è l’unica certezza.

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