Che i risultati non stessero dando ragione a Zeman è sotto gli occhi di tutti da settimane; ma se fino al primo tempo della gara contro la Fiorentina le prestazioni erano state incoraggianti, oggi il Cagliari è in piena crisi di gioco e l'uscita del tunnel ancora non si vede.
Lo 0-4 casalingo contro i Viola, pare aver privato i rossoblù sia di quella sfrontatezza mostrata a Milano contro l'Inter, che di quella freschezza che aveva permesso di sbancare Empoli con lo stesso roboante numero di gol fatti, rendendo la gara poco più di un allenamento.
Il dato che preoccupa di più ora è proprio questo: la condizione atletica. Normalmente, è proprio grazie ad essa che tutte le squadre allenate da Zeman sopperiscono ad eventuali limiti d'esperienza, andando a mille all'ora, pressando in continuazione gli avversari e togliendo loro il respiro. Tale mancanza, ha fatto purtroppo crollare anche quelle poche certezze offensive che permettevano alla squadra di creare tante occasioni, pur senza concretizzarle.
Come ulteriore conseguenza si è avuto un cambio di atteggiamento da parte della squadra, che ora scende in campo timida e rinunciataria, come evidenziato dai tanti gol subÃti nei primi minuti di gara. L'ultimo disperato tentativo del tecnico, quello di imbottire la compagine sarda di difensori, ha dimostrato che pur arretrando il baricentro e portando tutti dentro la propria area, il gol avversario arriva, puntuale e impietoso.
Inoltre, giocando con un numero così alto di difensori in campo, la squadra una volta sotto non è in grado di creare trame in grado di impensierire gli avversari, pregiudicando così le già esigue possibilità di rimonta.
A questo punto la scelta di Giulini sulla conferma o meno della guida tecnica diventa fondamentale per poter impostare un richiamo di preparazione durante questa sosta. L'auspicio è che tale scelta venga effettuata rapidamente, cosi da trasmettere certezze a tutto l'ambiente.

