Gli interrogativi attorno a questo Cagliari targato Giulini-Zeman iniziano ad essere tanti e preoccupanti. Certamente la sfiducia per la mancanza di risultati può diventare un vero e proprio problema psicologico, le formazioni schierate e di conseguenza gli interpreti impiegati lasciano alquanto perplessi, come è altrettanto vero che tale rosa, a detta dei ben informati, voluta da Zeman e completa in ogni reparto, pare tutto fuorché una squadra destinata a salvarsi senza problemi.
Alla vigilia di due partite delicatissime con il Parma in Emilia e la Juventus in casa, reduci dall’avvilente prova con il Chievo, vengono da porsi ulteriori e preoccupanti interrogativi. Quando la preparazione zemaniana darà i suoi frutti prima del richiamo, che inevitabilmente verrà attuato durante la sosta invernale? Se il periodo precedente alla sosta invernale doveva coincidere con una condizione fisica ottimale che avrebbe dato un surplus al gioco di Zeman, la condizione psicologica del gruppo rischia di bruciare questi benefit?
Una pronta e parziale risposta viene data dai pensieri e dalle parole di Paolo Bordino del GruppoZeman.com che afferma:
“Storicamente, i mesi in cui le squadre di Zeman mettono la freccia sono la seconda metà di febbraio, tutto marzo e la prima metà di aprile. Ragion per cui, se davvero si vuole che la preparazione fisica scaturente dal richiamo di preparazione renda a dovere, è bene che vengano garantite a Zeman le giuste alternative in ogni reparto”.
Tali verità rischiano di essere messe a dura prova se le prossime sfide non vedranno una pronta inversione, non tanto in termini di gioco, quanto sul versante del raccolto in ottica classifica.
Infatti riconoscendo i meriti del mister boemo su diversi fronti, che insieme all’operato dirigenziale è riuscito a riempire uno stadio che in passato definire desolante è un peccato di buonismo, dopo tanti elogi e svariati discorsi, l’obiettivo principale resta quello di incamerare punti che possano prontamente risollevare la squadra rossoblù dal terz’ultimo posto. Manco a dirlo iniziano a filtrare insistenti le prime voci su possibili sostituti; a Zeman e i suoi ragazzi spetta il compito arduo di spazzare, prima della sosta, nubi e interrogativi nella speranza che dalla primavera di Praga non si passi ad un inverno tanto rigido quanto inaspettato.

