Partita delicatissima quella di domani al Sant’Elia contro il Chievo. Il Cagliari è chiamato alla prima vittoria casalinga, non solo per eliminare lo zero dalla casella dei tre punti in casa, ma anche per tenersi a distanza di sicurezza dalla parte più calda della classifica. Insomma, sarà sfida salvezza e non si potrà sbagliare.
Zeman recupera Avelar, le cui condizioni sono ancora da valutare così come quelle di Ibarbo non al meglio ma anche lui convocato. Balzano combatte contro la sinusite, l’impressione è quella che il boemo lo schiererà titolare a sinistra “con me a Pescara ha fatto una stagione intera in quel ruolo” (Zeman in conferenza), e che Murru troverà nuovamente gloria magari alla prossima di Coppa Italia non certo tra il dispiacere dei tifosi.
Il nodo degli esterni difensivi è comunque più ingarbugliato di quanto possa sembrare. Se da una parte Balzano è favorito per una maglia da titolare, lo stesso, giocherà sulla corsia di destra solo se Avelar verrà ritenuto abile e arruolabile. In caso contrario, Pisano stazionerà a destra, Balzano, appunto a sinistra.
Non ci saranno novità tra i pali, Colombi ancora ai box, Cragno in costante crescita se pur tra alti e bassi, Carboni siederà in panca. In linea mediana il solo Ekdal non ha problemi di concorrenza: titolare inamovibile. “Conti è importante per noi anche se non gioca”, così Zeman due giorni fa. Il Capitano appare agli occhi di tutti (e certamente anche a quelli del boemo) meno adatto nel ruolo di metronomo rispetto a Crisetig. Il giovane rossoblù gioca sempre la palla di prima, verticalizza, insomma è più “zemaniano” del buon Daniele, che però, pare non possa essere messo in discussione nemmeno per idea.
Ed allora Crisetig giocherà laterale, “lì può rendere al meglio”, assicura ZZ, può rendere, appunto, condizionale, perché il campo ha sempre raccontato altro. In avanti il primo dubbio ha il nome e la faccia di Victor Ibarbo: “non è al meglio, dobbiamo valutare le sue condizioni”, sono state le prime parole di Zeman stamani in conferenza stampa.
Difficilmente “stengo” manda in campo chi non è al massimo della forma, mai rischia chi ha qualche problema fisico.
Ma prima c’è “il caso”(?) Longo. Come lasciarlo fuori proprio ora che dà davvero l’impressione di poter esplodere definitivamente? “Il nostro gioco non è semplice per un classico centravanti”, ha così sussurrato Zeman, sempre stamani in conferenza stampa.
Integralismo zemaniano incurabile? Che però ha precisato: “Il ragazzo sta facendo bene, spero continui così perché ha grandi potenzialità”. Forse è la volta giusta per il buon Samuele, in campo dal primo minuto più per necessità che per credo calcistico zemaniano.
Un integralismo, dunque, quello del boemo, che spesso pare incomprensibile ma che di fatto è croce e delizia di tutta la sua carriera.
Insomma, prendere o lasciare, "Sdengo" è così.
Chi non mancherà è Cossu, con lui in avanti anche il buon Farias.
Tra cerotti, integralismi tattici e ballottaggi, domani conta solo la vittoria. Cagliari: è l’ora della verità.