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L'ira di Zeman

Il boemo non ha gradito la prestazione negativa col Modena

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Lui non cambia mai espressione. Come una maschera, Zeman non lascia mai trasparire emozioni. Qualsiasi essere umano al gol allo scadere sarebbe volato in aria, avrebbe urlato di gioia, almeno avrebbe fatto un sorriso. Il boemo no. Non un gesto, un cambiamento del volto, come se la rimonta (quattro volte) fosse la cosa più scontata al mondo. Allo stesso modo in cui non ci accorgiamo della felicità di ZZ, noi non notiamo nemmeno la sua amarezza, che non trapela mai. Nemmeno quando il mister di Praga è profondamente deluso. Come giovedì. Perché è vero, il Cagliari alla fine ha vinto, ma Zeman ama guardare la prestazione.

E i rossoblù non hanno rispettato i suoi dettami, che vorrebbero una squadra cortissima che invece era sfilacciatissima. Qualcuno camminava in campo, e se solo il boemo l’avesse saputo durante la preparazioni sai che gradoni? Il centrocampo poi appare ormai Ekdal-dipendente. 

Tolto lo svedese la mediana sarda perde di dinamismo, imprevedibilità, geometrie. Insomma, con lo scandinavo è tutta un’altra storia. Ma la cosa che più ha infastidito Zeman nel match contro il Modena è stato il fatto che la squadra non l’ha seguito per gran parte di gara, giocando molto a caso e senza un’idea vera e propria. Se poi gli emiliani hanno messo così in crisi il Cagliari un motivo ci sarà.

Un appuntamento importante sarà anche il mercato di gennaio, in cui sarà importante trattenere proprio Ekdal, dato a rischio partenza. Quanto agli acquisti, se sono Husbauer fioriranno.

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