Carlo Tavecchio va dritto per la sua strada deciso a portare a termine la riforma del calcio italiano. In occasione del Consiglio Federale, il numero uno della FIGC presenterà nello specifico ciò che dovrebbe servire a rilanciare una volta per tutte il movimento calcistico italico.
Al centro della riforma troviamo la riforma delle rose dei club, che dalla stagione 2016/2017 dovranno essere composte da un massimo di 25 giocatori di cui almeno quattro di provenienza del vivaio e altri quattro da vivai di altri club italiani. Novità anche in merito al tesseramente dei calciatori extracomunitari (2 per club) ma che per il secondo di questi vedrà la richiesta di un curriculum di alto livello per il calciatore in questione, con tanto di numero minimo di presenze in Nazionale come richiesto dalla Premier League.
Una vera e propria rivoluzione che, ad oggi, vedrebbe tutte e 20 le società di Serie A fuori da tali parametri. Ecco la situazione attuale:
Atalanta: 28 giocatori in rosa (7 cresciuti nel vivaio, 12 cresciuti in Italia, 9 cresciuti all'estero)
Cagliari: 29 giocatori in rosa (7 cresciuti nel vivaio, 14 cresciuti in Italia, 8 cresciuti all'estero)
Cesena: 32 giocatori in rosa (6 cresciuti nel vivaio, 18 cresciuti in Italia, 8 cresciuti all'estero)
Chievo: 27 giocatori in rosa (13 cresciuti in Italia, 14 cresciuti all'estero)
Empoli: 28 giocatori in rosa (10 cresciuti nel vivaio, 12 cresciuti in Italia, 6 cresciuti all'estero)
Fiorentina: 35 giocatori in rosa (6 cresciuti nel vivaio, 5 cresciuti in Italia, 24 cresciuti all'estero)
Genoa: 30 giocatori in rosa (7 cresciuti nel vivaio, 11 cresciuti in Italia, 12 cresciuti all'estero)
Inter: 28 giocatori in rosa (8 cresciuti nel vivaio, 3 cresciuti in Italia, 17 cresciuti all'estero)
Juventus: 27 giocatori in rosa (4 cresciuti nel vivaio, 10 cresciuti in Italia, 13 cresciuti all'estero)
Lazio: 28 giocatori in rosa (4 cresciuti nel vivaio, 6 cresciuti in Italia, 18 cresciuti all'estero)
Milan: 28 giocatori in rosa (4 cresciuti nel vivaio, 10 cresciuti in Italia, 14 cresciuti all'estero)
Napoli: 25 giocatori in rosa (1 cresciuti nel vivaio, 4 cresciuti in Italia, 20 cresciuti all'estero)
Palermo: 30 giocatori in rosa (1 cresciuti nel vivaio, 10 cresciuti in Italia, 19 cresciuti all'estero)
Parma: 30 giocatori in rosa (2 cresciuti nel vivaio, 17 cresciuti in Italia, 11 cresciuti all'estero)
Roma: 30 giocatori in rosa (4 cresciuti nel vivaio, 7 cresciuti in Italia, 19 cresciuti all'estero)
Sampdoria: 29 giocatori in rosa (2 cresciuti nel vivaio, 15 cresciuti in Italia, 12 cresciuti all'estero)
Sassuolo: 28 giocatori in rosa (2 cresciuti nel vivaio, 22 cresciuti in Italia, 4 cresciuti all'estero)
Torino: 27 giocatori in rosa (1 cresciuti nel vivaio, 11 cresciuti in Italia, 15 cresciuti all'estero)
Udinese: 32 giocatori in rosa (2 cresciuti nel vivaio, 7 cresciuti in Italia, 23 cresciuti all'estero)
Verona: 27 giocatori in rosa (9 cresciuti in Italia, 18 cresciuti all'estero)
Poco fa si è infine concluso uno dei Consigli Federali più attesi del calcio italiano: dopo la giornata di giovedì cambia in maniera considerevole soprattutto la composizione delle rose delle società del campionato di Serie A, che dovranno necessariamente essere ridotte a 25 effettivi. Il tutto, spiega il comunicato della Figc, per "tendere alla ricerca di una sostenibilità economico-finanziaria dei Club con conseguente stimolo all’investimento nei vivai nazionali":
Ecco i principali cambiamenti approvati in giornata dal Consiglio Federale:
1‐ Rose delle squadre di Serie A a 25 calciatori, di cui 4 cresciuti in Italia e 4 cresciuti nel vivaio del club per cui sono tesserati, libero tesseramento degli Under 21 (la stragrande maggioranza è italiana);
2‐ Riforma dei cosiddetti ‘giovani di serie’; il giovane extracomunitario al primo tesseramento deve essere residente in Italia ed essere entrato nel nostro Paese con i genitori non per ragioni sportive e comunque aver frequentato la scuola per almeno 4 anni (tali calciatori non possono essere utilizzati per la sostituzione di un nuovo calciatore extracomunitario);
3‐ La sostituzione del calciatore extracomunitario sarà possibile solo nel caso di esistenza del contratto da professionista da almeno 3 anni (dal 2012).

