Le mani alle gambe, le lacrime sul volto. I compagni che accorrono disperati verso di lui. Nell’esatto momento in cui Quintavalla ha colpito durissimamente Alessandro Masia, il ragazzo ha visto rompersi le sue speranze e i suoi sogni, esattamente come la sua tibia e il suo perone. Poi sono circolate le foto di quel terribile infortunio e il mondo rossoblù ha scoperto di amare questo ragazzo. Molti si sono commossi, alcuni non hanno fatto mancare di sottolineare la loro vicinanza al giovane che ora magari sta pensando che la sua carriera non potrà più essere come si aspettava. Ecco caro Alessandro, sappi che non è così. Vederti correre era davvero bello, con il tuo passo, la tua agilità che sulla destra spaventava sempre ogni avversario. Ma quando tu tornerai in campo lo sarà ancora di più, ogni dribbling sarà una sfida vinta, ogni scatto sarà un trionfo. Maradona si ruppe la caviglia falciato in malo modo da Goikoetxea quando giocava al Barcellona, in quello che è forse il fallo più famoso della storia. Si pensava potesse essere la fine della storia di Diego, tornò, andò al Napoli e diventò il più forte di tutti. Ronaldo “il Fenomeno”, nel 2000, si ruppe il tendine rotuleo, con tante ricadute. Qualcuno parlò di carriera compromessa, due anni dopo vinse il Mondiale da protagonista assoluto e il suo secondo Pallone d’Oro. Alessandro, il tuo sogno non è finito. Tornerai, più forte di prima. Ti aspettiamo tutti. Il tuo sogno è appena cominciato.