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Il re Mida rossoblù

Il bomber di Tonara sta trovando regolarmente la via della rete

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L’arrivo di Zeman aveva ed ha l’obiettivo di mutare radicalmente la mentalità e la filosofia di gioco di una squadra abituata più a difendersi che ad attaccare. Un gioco che nell’ultima annata aveva portato alla tristezza ed alla poca prolificità, il maggior talento offensivo che l’isola a forma di sandalo abbia saputo produrre nell’ultimo decennio. 6 reti in 30 apparizioni sono un bottino piuttosto magro per un attaccante come Marco Sau, capace di raggiungere la doppia cifra in tre delle ultime quattro stagioni. Con l’arrivo del boemo sulla panchina rossoblù, Sau ha trovato in dono il ruolo di punta centrale; lo stesso ruolo che ai tempi del Foggia aveva fatto conoscere il folletto isolano come bomber in rampa di lancio. La cura Zeman sta dando da subito gli effetti sperati: un goal ogni due partite a cui va aggiunta la marcatura nell’esordio in Coppa Italia. E dire che spesso e volentieri per lunghi tratti di gara Sau fatica a ricevere palloni giocabili, risultando quasi un colpo estraneo al resto della squadra. Nelle ultime due partite con Samp e Empoli, ha usufruito di soli due assist, riuscendo con una tecnica sopraffina a trasformarli in altrettante marcature. Tale concretezza sta per il momento, di fatto mascherando e facendo dimenticare l’inconsistenza dei compagni di reparto, che ad esclusione di Cossu risultano ancora fermi al palo in termini realizzativi. Un Sau così può tranquillamente raggiungere la doppia cifra in modo da dare un grande contributo con le sue reti, al raggiungimento dell’obbiettivo della permanenza in serie A. Rivestire la maglia azzurra, ora con Conte al timone, potrebbe non essere un’impresa tanto difficile.

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