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Stairway to Heaven

Il viaggio del Cagliari verso la Serie A

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E’ appena terminato un percorso fantastico che ha portato Il Cagliari ad essere promosso in Serie A tramite la vittoria dei playoff. E’ stata un’annata lunga, logorante e a tratti entusiasmante caratterizzata dall’avvicendamento Liverani-Ranieri avvenuto circa a metà stagione, evento che a posteriori si è rivelato fondamentale per la crescita collettiva della squadra. Difatti in seguito all’approdo in panchina del settantunenne tecnico romano, i rossoblù sono migliorati esponenzialmente partita dopo partita trasformandosi da una squadra impaurita e confusa ad una convinta e coriacea capace di giocarsela in ogni campo, anche quelli più proibitivi.

Tuttavia, nonostante l’epilogo trionfale, l’avventura in Serie B del Cagliari non è cominciata nel migliore dei modi. Alla prima giornata infatti i sardi non sono riusciti ad andare oltre un insipido pareggio contro il Como, colto peraltro all’ultimo respiro grazie ad una magia di Gaston Pereiro (giocatore che a gennaio lascerà il club). Nel match successivo i rossoblù si riscattano vincendo in rimonta 2-1 contro il Cittadella ma alla terza giornata cadono ancora inaspettatamente 1-0 contro una modesta SPAL. Malgrado qualche incertezza di troppo, il Cagliari prosegue per la propria strada vincendo abbastanza meritatamente due partite di fila contro Modena e Benevento, poi però viene sconfitto 0-1 dal Bari confermando la propria evidente discontinuità. La giornata successiva è una delle più nere dell’intera annata: i sardi ospitano il Venezia perdendo 1-4 in rimonta e vanificando l’iniziale vantaggio di Mancosu.

Nelle tre uscite successive i rossoblù raccolgono quattro punti pareggiando a Genova, vincendo di misura contro il Brescia e perdendo una partita sanguinosa contro l’Ascoli. Dopodiché il cammino della squadra di Liverani viene pesantemente rallentato da una serie impressionante di cinque pareggi consecutivi contro Reggina, Sudtirol, Pisa, Frosinone e Parma. Le ultime tre gare dell’ex Lecce coincidono con altre due cocenti delusioni - sconfitte 1-0 e 2-1 contro Ternana e Palermo - intervallate da una vittoria per 3-2 contro il Perugia. A questo punto, con la squadra lontana dalle posizioni che contano, il Presidente Giulini decide di dare uno scossone all’intero ambiente cambiando guida tecnica: fuori Fabio Liverani, dentro Claudio Ranieri. Nell’attesa dell’annuncio ufficiale, l’ultimo match del girone d’andata con il Cosenza viene affrontato e vinto da Fabio Pisacane come tecnico ad interim.

Rinfrescato lo staff tecnico, la società opera qualche cambiamento anche nella rosa: via Gaston Pereiro e dentro Paulo Azzi e Nik Prelec. Il laterale brasiliano va subito a segno alla prima presenza aiutando i sardi a vincere 2-0 contro il Como. Nelle due settimane successive il Cagliari pareggia a Cittadella e vince contro la SPAL prima di rimediare una sconfitta con il Modena a lungo contestata dalla dirigenza per un’espulsione di Rog giudicata eccessiva. Alla ventiquattresima giornata i ragazzi di Ranieri battono il Benevento e poi incappano in una serie di quattro pareggi contro Bari, Venezia, Genoa e Brescia. Superata la tempesta, il Cagliari vince due partite con Ascoli e Reggina segnando otto reti e poi ne pareggia altre tre fronteggiando Pisa, Sudtirol e Frosinone. Al trentaquattresimo turno, per mano del Parma, si concretizza l’ultima sconfitta stagionale seguita da ben quattro vittorie che valgono il quinto posto finale ed i playoff matematici.

Il primo turno della post season è agevole per il Cagliari: il Venezia si presenta in Sardegna e viene liquidato 2-1 grazie ad una doppietta di Lapadula. Nell’andata delle semifinali contro il Parma invece i rossoblù non approcciano bene i minuti iniziali e terminano il primo tempo sotto di due reti. Nella ripresa Ranieri tocca le corde giuste ed i sardi ribaltano il parziale vincendo 3-2 per poi prendersi la qualificazione alla finale pareggiando 0-0 al Tardini. Nell’ultimo atto della stagione, con un Bari forte e fiducioso di fronte a sé, il Cagliari completa il percorso cominciato con l’arrivo in panchina di Sir Claudio: all’andata pareggia 1-1 solamente a causa di un rigore realizzato da Antenucci negli ultimi minuti di gara; viceversa, nel ritorno restituisce il favore ai biancorossi realizzando in pieno recupero con Pavoletti il gol che vale la promozione. Il degno epilogo di una stagione contraddistinta da una snervante alternanza di risultati oltre che da una lenta - ma continua - crescita della squadra, almeno nella seconda metà del campionato. Crescita che ha portato il Cagliari dallo stagnare nei bassifondi della Serie B a lottare per la Serie A, dall’inferno al paradiso. Perciò, se fosse possibile assegnare un titolo che riassumesse l’annata appena conclusa, probabilmente il più adatto sarebbe quello di una famosa canzone dei Led Zeppelin: ovviamente non può che essere Stairway to Heaven, “Scala per il Paradiso”.

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