Avantieri l'Italia Under 18 ha sconfitto i pari età dell'Inghilterra per due reti a zero, sotto gli occhi del CT Antonio Conte. Tutti i ragazzi scesi in campo hanno dimostrato di essere potenzialmente buoni giocatori, evidenziando ottime qualità. Tra tutti i giovani, però, ce n'era uno che sembrava davvero non avere a che fare con gli altri, che pareva di un'altra categoria. Si chiama Nicolò Barella, ha 17 anni compiuti a Febbraio ed è un aspirante fuoriclasse. Perché il baby rossoblù ha davvero la stoffa per diventare un grande, lo si è visto anche nel match contro gli inglesi, dove ha ostentato tutto il suo talento. Barella ha disputato l'intero pre campionato con la prima squadra e anche ora sta continuando ad allenarsi agli ordini di mister Zeman, senza però esser mai stato convocato in partite ufficiali. Il Cagliari è ultimo ed in piena crisi e il centrocampo, la terra di Nicolò, è uno dei reparti più in difficoltà. Nelle ultime due uscite in campionato ZZ ha puntato su Joao Pedro,con scarsi risultati. Il brasiliano non ha per niente convinto e allora una domanda è lecita: perché non concedere una chance a Barella? Davvero Joao Pedro vale più del talentuoso "canterano" rossoblù? Se anche il sudamericano appare come un azzardo, perché non rischiare puntando su un prodotto del vivaio? È vero che quello italiano è uno dei campionati più anziani ed esterofili d'Europa, ma Zeman ha dimostrato, nel corso della sua carriera, di saper lanciare numerosi giovani nel calcio che conta. Le prestazioni del gioiellino del Cagliari non possono essere rimaste inosservate al boemo, che appare l'allenatore adatto a concedere la fiducia necessaria a Barella,il quale tra l'altro ha già firmato il primo contratto professionistico. Solo il tempo ci saprà dire se il mister avrà il coraggio di affidare le chiavi del centrocampo ad un minorenne, classe 1997 per la precisione. Il sogno sarebbe quello di poter parlare, il più presto possibile, della favola del giovane che risollevò il Cagliari. La favola di Nicolò Barella.