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Cagliari, non solo mercato: ora serve un'impresa

I rossoblu sono chiamati a riscattare un girone d'andata buio per non retrocedere: ecco come si può fare

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In pochi, forse, si sarebbero aspettati un Cagliari così in difficoltà in questo momento della stagione. Un girone è andato, i rossoblu si trovano terzultimi a 14 punti in 19 partite, alla pari del Torino. Il Crotone, fanalino di coda della Serie A, è a solo due punti sotto. Insomma, la classifica piange e servirà un'impresa, o poco ci manca, per salvarsi. Perché quelle davanti corrono: Spezia, Udinese e Genoa sono già a 18 e sono uscite indenni dallo scontro diretto contro gli isolani. Il Benevento, una neopromossa, è addirittura undicesimo a 22 punti.

Solo il Cagliari sembra l'unica squadra che fino ad adesso è andata al di sotto delle proprie potenzialità. Giocatori come Nainggolan, Cragno, Nandez, Joao Pedro, Godin e Simeone (senza contare l'infortunato Rog) non sono fatti per navigare in queste acque. Serve allora, per forza di cose, un'inversione di marcia, un cambio di rotta che deve partire dall'allenatore e arrivare ai giocatori. La società ha riconfermato Di Francesco, rinnovandogli la fiducia e il contratto. Ora si vedrà se sarà la mossa giusta.

Intanto, ci si è mossi anche sul mercato: al momento sono arrivati quattro colpi, che portano i nomi di Nainggolan, Duncan, Calabresi e Asamoah, ancora da ufficializzare. Due per il centrocampo e due per le fasce della difesa. Ora manca idealmente solo un regista, per far quadrare il gioco che non è mai venuto veramente fuori, se non a sprazzi. Una mano quindi sta arrivando dalla sessione invernale, ma non basterà.

In questo girone di ritorno, che si aprirà domenica con il Sassuolo alla Sardegna Arena, non si potranno fallire match point importanti come è stato fatto fino a questo punto. Guardate le nove squadre (oltre i sardi) della parte destra della classifica: il Cagliari ha vinto soltanto contro tre di queste, ovvero Crotone, Torino e Sampdoria. Un terzo delle gare: troppo poco per una squadra che ora deve salvarsi e che all'inizio puntava a fare un campionato tranquillo. Servirà quindi fare risultato contro le dirette concorrenti, quindi contro Spezia, Bologna, Parma, Udinese e compagnia.

Non importa come, si devono fare punti. Gli scontri diretti giocheranno un ruolo fondamentale, perché contro le prime delle classe si può anche non vincere, ma poi contro una squadra come il Genoa i tre punti sono d'obbligo, imparare quindi dal ko di Marassi. Ora la pressione è tanta, bisogna cercare di restare lucidi ma allarmati, perché resta solo metà campionato per raddrizzare le cose. Questa squadra, per la rosa che ha, non può permettersi la Serie B. Che impresa sia, allora.

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