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Cagliari, come cambi con Pavoletti

Out Simeone, contro lo Spezia è il momento di Pavoloso: un giocatore che fa un po' a pugni con il modulo di Di Francesco e che obbligherà i rossoblu ad adattarsi alle sue caratteristiche

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Il Cagliari dovrà fare a meno del suo Cholito per un po', visto che Simeone è alle prese con il Covid. Al suo posto è pronto colui il quale fino a un anno e mezzo fa faceva le stesse cose dell'argentino: Leonardo Pavoletti.

Contro lo Spezia partirà lui dal primo minuto: in campionato non succede dall'agosto 2019, da quella maledetta partita contro il Brescia, in cui il bomber toscano si infortunò al crociato, per poi romperselo nuovamente mesi più tardi. Contro il Verona è entrato solo negli ultimi 20 minuti, per arrivare riposato domenica.

I meccanismi della squadra, nonostante il modulo rimanga invariato, inevitabilmente cambieranno. Pavoloso è diverso da Simeone: non è un attaccante abituato a cercare la profondità, predilige il pallone sul corpo per potersi appoggiare sui compagni, o meglio ancora sulla testa, con cui ha segnato oltre la metà dei suoi gol in rossoblu.

Si dovrà ricreare poi quell'intesa con Joao Pedro, che adesso gioca in una posizione più avanzata rispetto a quando il Pavo era al top, per cui dovranno stare attenti a non prestarsi i piedi.

È quasi scontato che i sardi passeranno più dalle fasce che per vie interne, quindi stavolta potrebbe non essere riproposto l'esperimento di Nandez in mediana, ma Di Fra potrebbe decidere di sfruttare la sua capacità di puntare l'uomo e corssare in mezzo per facilitare la vita al numero 30. Anche Zappa dovrà dare il suo contributo per rifornire la punta ex Genoa. La costruzione del gioco partirà dal basso e si svilupperà dunque sull'esterno, con il 4-2-3-1 elastico che in fase di possesso sarà un 4-4-2.

Non si giocherà più di ripartenza e in velocità, ma stavolta manovra orizzontale per poi innescare all'improvviso i laterali che dovranno fare il resto. Sarà interessante vedere Sottil come si comporterà, lui che è abituato a lanciarsi da solo dovrà essere bravo nell'interpretazione della gara. Pavoletti sarà il terminale offensivo, per la prima volta il gioco degli isolani dovrà dipendere da un giocatore, che ti obbliga ad alzare la testa e cercarlo di continuo se vuoi sfondare.

Sarà questa la sfida principale del Cagliari, mettere nelle condizioni migliori un giocatore che non si sposa idealmente con il gioco visto finora, e che non è ancora al meglio della condizione. Ma Di Francesco lo conosce bene, dai tempi di Sassuolo, per cui saprà come utilizzarlo. Del resto parliamo di un centravanti che fino a qualche tempo fa era nel giro della Nazionale, uno dei migliori della Serie A per rendimento. A 32 anni appena compiuti, è arrivato il momento di tornare quello di prima, anche se non sarà facile. Ma se prima cadi e poi ti rialzi, tutto viene più semplice.

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