Il giusto equilibrio passa attraverso degli esperimenti, e il Cagliari è arrivato ad un certo punto del suo cammino.
Di Francesco sa che la strada è ancora lunga, ma si iniziano ad intravedere dei risultati nel percorso di crescita. Il tecnico rossoblu ha cambiato modulo, passando dal suo credo, il 4-3-3, a un più bilanciato 4-2-3-1, che sta dando i suoi frutti. Con questo assetto tattico sono arrivate le prime vittorie e i primi stralci di gioco: dopo sette partite si nota un'identità .
Contro la Samp l'ultima prova: Nandez, che fino a quel momento aveva giocato sempre sulla destra, spostato in mediana, con Rog che nel secondo tempo torna a fare il play basso (era partito largo a sinistra) e Marin che si siede in panca. Per la prima volta si è vista una squadra compatta, anche se l'espulsione di Augello aveva facilitato le cose, ma comunque nel primo tempo non è stato il Cagliari delle altre volte, che si approcciava alla gara con un atteggiamento troppo morbido e che concedeva praterie agli avversari.
Ora la sensazione è che si continui su questa strada, magari facendo qualche piccolo accorgimento. È ancora troppo presto probabilmente per vedere sia Ouas che Sottil dal primo minuto, ma non per questo l'idea è da accantonare.
Prima infatti bisogna bilanciare le due fasi, ecco quindi la scelta di far scalare Nandez con Rog a centrocampo. La difesa per la prima volta non ha incassato gol e non ha corso pericoli, Cragno ha fatto la prima parata a un quarto d'ora dalla fine, sarà un caso?
La prossima sarà contro la Juve, che non è quella degli anni scorsi ma ha comunque Ronaldo ed è ancora la squadra da battere. Si vedrà se il test di Torino confermerà le cose buone fatte finora: la prestazione in questo caso conterà più del risultato.
