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Cagliari, è ora di guardare avanti: chi sale e chi scende con Zenga

Con il nuovo allenatore cambiano le gerarchie: vediamo chi può giovarne

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Si deve guardare avanti, necessariamente. Non si sa quando si recupereranno le gare in sospeso, non si sa addirittura se si recupereranno, ma per adesso ci si deve limitare a pensare a un bene più grande.

Intanto però, ci si deve anche preparare a una possibile ripresa del campionato, e il Cagliari e Zenga dovranno farsi trovare pronti. Il nuovo allenatore rossoblu dovrà costruirsi un proprio nucleo di giocatori affidabili e consegnare loro le chiavi della squadra per ripartire.

Iniziando dal portiere, che sarà Cragno. L'estremo difensore di Fiesole sarà il titolare tra i pali, con Olsen pronto a prendere il suo posto qualora ce ne fosse il bisogno. Ci potrebbero essere novità invece per il reparto arretrato: la coppia Klavan-Pisacane ha fatto gli straordinari e dimostra diversi anni sulla carta d'identità, per cui potrebbe essere giunta l'ora del baby Walukiewicz, visto anche l'interesse di Zenga nel lanciare i giovani, e il polacco ha bisogno di farsi le ossa.

Sulla catena di destra invece, chissà che non sia giunto il momento di rivedere Mattiello, infortuni permettendo. Cacciatore, uno dei pupilli di Maran, potrebbe sedersi in panca. A sinistra Pellegrini dovrebbe avere il posto assicurato.

A centrocampo, c'è come sempre l'imbarazzo della scelta, i nomi sono i soliti, Rog, Cigarini e Nandez, ma occhio ad Oliva che potrebbe inserirsi per la cabina di regia. Nainggolan, manco a dirlo, sarà sempre imprescindibile, non c'è schema che tenga. 

Il nome che però probabilmente salirà in cattedra, anche alla luce del nuovo modulo usato da Zenga, il 4-3-3, è Gaston Pereiro: il trequartista uruguagio con le tre punte troverebbe lo spazio sufficiente per far bella figura. Joao Pedro poi non si tocca, e neanche Simeone.

Il Cagliari 2.0 del Centenario avrà nuove gerarchie dunque, e Zenga dovrà essere bravo ad amalgamare il tutto.

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