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Out Pavoletti, le ripercussioni a livello tecnico e tattico

Senza la punta rossoblu che sembrava destinata a tornare il Cagliari rischia di giocare sempre con gli stessi in attacco

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Nuovo infortunio per Pavoletti e nuova grana per il Cagliari. Quando ormai tutti quanti aspettavano il ritorno del numero 30, ecco che il ginocchio sinistro ha ceduto per la seconda volta in sei mesi.

Se è vero che da una parte Maran era riuscito a trovare delle soluzioni offensive che compensassero il buco lasciato in attacco dal bomber dei sardi, è altrettanto vero che adesso come non mai Pavoloso sarebbe stato utile alla causa rossoblu.

I gol del centravanti livornese avrebbero fatto assai comodo a questo Cagliari che non riesce più a ritrovare la strada per la vittoria e la rete, e nei momenti di appannamento Pavoletti sarebbe potuta essere la carta ideale da giocarsi, con il suo modo di occupare l'area e la sua capacità di andare a colpire di testa.

Joao Pedro e Simone hanno giocato tutte le partite dall'inizio fino a qui e sono visibilmente stanchi. Il mercato di gennaio ha portato Paloschi al posto di Cerri, ma per adesso l'ex Spal è subentrato solo a gara in corso con un minutaggio scarso, e difficilmente potrebbe partire dal primo minuto. Gaston Pereiro poi, non è un attaccante puro, ma se dovesse rilevare il Cholito si avrebbe forse una coppia d'attacco un po' troppo atipica, perché anche Joao è adattato al ruolo di seconda punta.

La sensazione è che, senza un'alternativa di livello, il resto del campionato lo giocheranno sempre quei due, e bisognerà vedere in che condizioni arriveranno all'appuntamento con il finale di stagione. Preoccupa soprattutto la condizione di Simeone: l'argentino è apparso scarico nelle ultime due partite, mentre il compagno di reparto brasiliano sembra tornato quello dell'anno scorso.

In questo momento del percorso, in cui tutto sta andando storto, questo è forse l'ostacolo più grande che il Cagliari dovrà superare. L'ha già fatto una volta, ed è riuscito ad arrivare alle porte dell'Europa. Ma è anche vero che quella era decisamente un'altra squadra.

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