L'identità forte del Cagliari maraniano si fonda su un modulo certo e interpreti altrettanto definiti. Protagonisti che di partita in partita hanno saputo rivestire un ruolo importante alimentando cosi la decisa crescita collettiva.
Pellegrini rientra nel novero di coloro a cui è difficile rinunciare, infatti quando disponibile è sempre un titolare inamovibile.
Il terzino scuola Roma, forte di una personalità straripante e qualità evidenti, sulla fascia mancina elargisce un contributo considerevole. Tuttavia, come dimostra l'ultima sfida con il Sassuolo, tali innegabili virtù non hanno avuto concreta attuazione.
Poco preciso in fase d'attacco, in copertura è risultato spesso fuori posizione mettendo a nudo i limiti di un Klavan lasciato alla mercé delle scorribbande avversarie.
Una fattispecie non nuova, da analizzare, ma che rientra di diritto nella fase di crescita di uno dei prospetti più interessanti del panorama italiano.
La Lazio nel prossimo turno si configura come un test tra i più difficili da affrontare e in grado di offrire risposte attendibili circa la situazione collettiva e individuale. Approcciarla potendo contare su un Luca Pellegrini al meglio della forma, può offrire alla causa un'arma preziosa, dimostratasi in diverse occasioni in grado di fare una grande differenza.

