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Come arriva il Cagliari alla gara contro la Roma

Tra morale e aspetti tattici

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Si avvicina la trasferta nella Capitale per il Cagliari, in programma domenica alle 15.00, con i rossoblu che scenderanno in campo per affrontare la Roma entrata nell'era Fonseca.

L'ultima volta fu una vera e propria disfatta, un 3-0 che stette pure stretto ai giallorossi, con gli uomini di Maran che sbagliarono proprio giornata. Erano le ultime battute di campionato, ed era anche un altro Cagliari.

Quest'anno i sardi si sono rinforzati, e stanno per incontrare la terza big della stagione, dopo Inter e Napoli, contro cui non hanno di certo sfigurato, specialmente contro i partenopei. Gli isolani arrivano in terra laziale con alle spalle quattro risultati utili consecutivi, dopo le prime due sconfitte, e contano di infilare il quinto.

Il morale, sebbene bruci il pari con il Verona, è ancora alto, merito della notte del San Paolo che ha portato quella consapevolezza di potersela giocare a testa alta con tutti. Gli acciaccati poi sono stati recuperati (eccetto Klavan che bisognerà vedere se ci sarà o no) e il fatto di avere un Nainggolan in più , magari anche dal primo minuto, è sicuramente una buona notizia. Il ritorno del Ninja all'ombra del Colosseo, contro la sua ex squadra, sarà uno stimolo non indifferente per il numero 4, che sta ancora aspettando di tornare al gol con la maglia dei quattro mori.

Oltre all'aspetto psicologico, bisogna tenere conto anche dei passi in avanti fatti fin qui dai rossoblu, un po' oscurati nell'ultima prestazione casalinga, ma che non possono passare inosservati. L'aver trovato una cura prima del previsto al mal di gol per l'assenza di Pavoletti, grazie a Simeone (che contro la Lupa dovrà essere più freddo rispetto al match con gli scaligeri) e alla nuova impostazione di gioco (con un Cagliari più contropiedista e dinamico), e una solidità che giorno dopo giorno si sta affermando tra le fila dei sardi, grazie anche ai frutti del mercato.

Per adesso gli isolani non hanno fatto per niente male, ma potrebbero fare di meglio. All'Olimpico non ci sarà la paura di dover vincere a tutti i costi, ma chiedere una prestazione all'altezza delle precedenti, prendendo anche spunto dagli errori con l'Hellas, è cosa buona e giusta.

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