Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo Cagliari, il neo presidente Tommaso Giulini era emozionato e non poco e per sua stessa ammissione. Un sorriso sincero, una faccia simpatica, un ragazzo di appena 37 anni, di poche parole, di pochi concetti, chiari e “rivoluzionari". Ce l’ha fatta, Giulini. Ora è il patron della Cagliari Calcio. Ha potuto permettersi di realizzare il sogno che dondolava fin da bambino, appunto, comprare il Cagliari: “Sì, è sempre stato il mio sogno, mi dicono che già all’età di dieci anni ripetevo che avrei comprato il Cagliari anche ai miei compagni di scuola”. Il sogno si è realizzato. Non solo per potenzialità economiche, quelle da sole non bastano per diventare ciò che è diventato il sardo-lombardo; prima serve una gran testa, e lui, da ciò che dicono coloro che lo conoscono bene, era ed è un predestinato, una mente illuminata. Dal difendere i pali della Fluorsid nei tornei aziendali, giocando in squadra con i suoi dipendenti, alla regia, al piano più alto della squadra che rappresenta un’intera isola: il Cagliari. Ma i sogni sono tanti, lui continua a dondolarli, uno su tutti. Durante la conferenza stampa gli è stato chiesto: “Cercherà di coinvolgere Riva nel nuovo Cagliari?” Come risposta, prima un sorriso di chi la sa lunga, poi la risposta: “Gigi ora è concentrato con i mondiali, ma lo sentirò presto. Risponderò a questa domanda dopo i Mondiali” . Riva nuovamente in casa Cagliari, sarebbe davvero una rivoluzione.