Con sole cinque giornate rimaste da giocare, si avvicina la fine di questa lunga e faticosa stagione in cui il Cagliari ha avuto un rapporto particolarmente travagliato con il cartellino rosso.
Sono ben otto le espulsioni collezionate dai rossoblù nell’arco del campionato (primi nella speciale classifica in Europa) e ognuna di queste ha comportato delle difficoltà aggiuntive sia per la squadra (spesso decimata da squalifiche e infortuni) e sia per l’allenatore, il quale di volta in volta ha dovuto trovare soluzioni che permettessero di ovviare alle assenze anche contemporanee di diversi giocatori importanti.
Ora che la classifica è buona e la salvezza virtualmente centrata, sarebbe opportuno pretendere immediatamente di più sul fronte comportamentale e iniziare a porre regole solide per far sì che le sanzioni diminuiscano. Non solo in futuro ma anche nel presente, per una questione di immediate opportunità: non è un mistero infatti che il Cagliari punti a racimolare 50 punti e sarebbe decisamente difficile farlo se contro Roma, Napoli o Lazio, partite già di per sé complicate, non si riuscisse per prima cosa a chiudere i 90 minuti in undici contro undici.
Vedremo se Maran riuscirà ad ottenere qualcosa sotto l'aspetto disciplinare già nelle prossime uscite e a trasformare i rossoblù in una squadra meno "cattiva", sportivamente parlando, senza intaccarne l'animo ed il rendimento.