La conformazione della rosa ad inizio stagione e l’arrivo di Maran dirottarono sorprendentemente Faragò nel novero dei difensori a disposizione del tecnico rossoblù. Con la conclusione del girone d’andata e la successiva apertura del mercato di riparazione, l’ex mediano del Novara ha potuto ritrovare una collocazione che tenesse maggiormente in considerazione di caratteristiche che mal si sposavano con l’investitura di vice-Srna.
Nel 2019 Faragò di fatto è diventato un punto fisso di un centrocampo a rombo, completato da Cigarini in regia, Ionita e un Barella in costante crescita nei panni di trequartista alle spalle delle due punte.
Un assetto dimostratosi capace di garantire sostanza e qualità , dinamismo, inserimenti in zona goal e rifornimenti continui per esterni e attaccanti. La continuità di rendimento tuttavia registra ancora degli evidenti passaggi a vuoto, complice un apporto dei singoli non sempre impeccabile.
Tale considerazione chiama in considerazione Faragò, che per la prima volta in carriera gode di spazio e fiducia necessari alla conquista di un ruolo che ne alimenti la crescita. Il centrocampista classe ’93, così come tutta la formazione rossoblù, dovrà sfruttare appieno le restanti contese a disposizione al fine di guadagnare considerazione e importanza nelle gerarchie del proprio allenatore, maturando di conseguenza salde sicurezze tecniche e psicologiche.
La lotta salvezza accesa come non mai non mette ancora al riparo da sgradevoli sorprese Maran e un gruppo incaricato di compiere l’ultimo deciso balzo verso la permanenza nella massima serie, puntellando così certezze indispensabili alla costruzione di una rosa finalmente protratta verso obiettivi nuovi e in linea con le ambizioni di tifosi e società .