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Cagliari, ecco cosa devi (e non devi) fare contro il Sassuolo

Sabato il Cagliari affronterà i neroverdi in un match delicato e già importante per le economie della classifica

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Sabato alle 15:00, per la 21^ giornata di Serie A, il Cagliari sfiderà il Sassuolo al Mapei Stadium in un match che si preannuncia combattuto per vari motivi.

In primis perché le due squadre - elogiate a inizio stagione per le belle prestazioni - attualmente non stanno attraversando certamente un periodo di forma scintillante (i neroverdi hanno pareggiato a Milano dopo 3 sconfitte, di cui una pesantissima contro l’Atalanta, mentre i sardi arrivano da due insuccessi) ed entrambe stanno cercando di ritrovare sé stesse.

In secondo luogo perché gli allenatori che guidano le due formazioni, De Zerbi e Maran, sono fra i più diversi in circolazione per quanto riguarda filosofia di gioco ed esperienza tattica, il che lascia presupporre che la disputa sarà, oltre che agonistica, anche ideologica.

Cosa dovrebbe fare quindi (o non fare) il Cagliari per prevalere sugli emiliani? La risposta non è scontata perché non esiste un solo modo corretto di fare le cose, qualsiasi argomento si prenda in esame, però si può provare a fornire un breve scorcio di quello che (forse) sarà la partita analizzando i fatti.

Probabilmente il Sassuolo, in casa e con il Cagliari distante soli 5 punti in classifica, cercherà di attaccare a spron battuto per sbloccare il match e metterlo fin da subito su binari più sicuri, evitando così di rischiare brutte sorprese così come accaduto all’andata a parti inverse.

Giocando un calcio di tipo iper propositivo non farà particolare attenzione a coprirsi e questo fatto potrà essere utilizzato dai rossoblù a proprio vantaggio, ad esempio sfruttando efficacemente le corsie esterne - che presumibilmente saranno spesso lasciate sguarnite dei terzini avversari impegnati in avanti - per servire Pavoletti, arma letale sui palloni alti.

In fase difensiva invece bisognerà preoccuparsi di non lasciare troppo campo ai veloci attaccanti avversari (Berardi, Djuricic e Di Francesco soprattutto) e di limitare fisicamente Babacar - perduto Boateng il senegalese dovrebbe essere promosso titolare - al centro dell’area di rigore.

In definitiva, ciò che potrebbe venire fuori visti i presupposti sarebbe un match delicato e bloccato, giocato sul filo dell’equilibrio fino alla riuscita della giocata vincente o fortunata da parte di una o dell’altra squadra.

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