La buona prestazione contro la Spal a Ferrara evidenzia, se ve ne fosse ancora bisogno, che il brasiliano di Ipatinga non può che essere la seconda punta titolare del reparto offensivo rossoblù, completandosi con il collega di reparto Leonardo Pavoletti, che dal canto suo non smette più di stupire.
Sicuramente i quattro anni passati nel limbo di una posizione tra mezzala e mezzapunta che ne riducevano il potenziale offensivo sono serviti al rinato Joao Pedro che dimostra di saper interagire perfettamente non solo con i colleghi di reparto ma anche con i centrocampisti, soprattutto grazie ad un tasso tecnico che in mezzo al campo si è accresciuto notevolmente con la maturazione del gioiellino Barella e l’innesto del croato Bradaric.
João Pedro Geraldino dos Santos Galvão anche contro gli Estensi ha mostrato di sentirsi a suo agio nel ruolo di seconda punta, svariando su tutto il fronte d’attacco, inserendosi con fraseggi veloci e tentando più volte, soprattutto nel primo tempo di impensierire quasi da solo la retroguardia bianco azzurra.All’interno di una prestazione di sacrificio e carattere espressa da tutta la squadra è innegabile che il suo contributo non può che considerarsi positivo con un livello qualitativo in costante ascesa, visto che il feeling con i colleghi di reparto appare migliorare gara dopo gara.
Sicuramente sarà difficile d’ora in poi per il tecnico Maran escluderlo dall’undici titolare, visto quanto la sua imprevedibilità e rapidità di palleggio incidano sull’attacco sardo, finalmente in grado di essere pericoloso contro qualsiasi avversario, rappresentando l’espressione più limpida di quella quadra a lungo cercata e che sarà probabilmente una delle basi su cui si svilupperà e si deciderà l’intero campionato rossoblù.