Sabato alle 18:00 il Cagliari affronterà la SPAL nella seconda partita in trasferta nell'arco di una settimana.
L'obiettivo degli isolani a Ferrara dovrà essere quello di vincere per onorare e confermare l'ottima prova offerta a Torino che (per quanto positiva) non ha portato in dote alla causa nessun punto. In pratica come successe contro il Chievo, sconfitto con merito per 2-1 qualche giorno dopo il punticino ottenuto a Firenze.
Ma cosa serve per battere la SPAL? Trionfare al Paolo Mazza non sarà semplice, il match si svilupperà in maniera diversa rispetto a quello con la Juventus da ogni punto di vista: tattico, fisico e motivazionale.
Quest'ultimo è il lato più semplice da analizzare: sul campo dei campioni d'Italia le motivazioni erano al massimo perché, come affermano spesso diversi allenatori, le partite con le big “si preparano da sole” mentre è ben meno stimolante giocare contro formazioni di pari o inferiore livello.
Gli aspetti fisici e tattici invece sono più complessi da esaminare perché dipendono fortemente dalla forma dei propri calciatori e dalle mosse degli avversari. In questo caso probabilmente Semplici imposterà un piano partita basato sull'aggressività e sulla velocità di manovra per sorprendere gli uomini rossoblù e non lasciargli alcuno spazio di reazione.
Il Cagliari dunque dovrà trovare un modo per aggirare il pressing spallino con qualità e tecnica, arrivare a rete e successivamente difendersi dagli assalti alla baionetta che sicuramente i padroni di casa sferreranno a cadenze regolari.
Non un gioco da ragazzi ma nemmeno un compito così proibitivo per una squadra che ha la "presunzione" di ambire a qualcosa in più della salvezza. Iniziare a vincere con continuità contro le cosiddette "piccole" sarebbe la base per puntare in futuro a soddisfazioni più grandi assestandosi nella parte sinistra della classifica.