Gli americani hanno fretta, hanno voglia di chiudere al più presto. Lo disse chiaramente in un’intervista al nostro quotidiano lo stesso Luca Silvestrone: “E’ nostra intenzione chiudere entro il mese di maggio”.

La voglia di portare in porto l’operazione è per di più aumentata da parte dei compratori dopo la visita a Cagliari di Meis che si è potuto fare un’idea più chiara sullo stadio ed in merito agli asset immobiliari della Cagliari Calcio, vale a dire il centro sportivo e la sede di Viale la Playa che potrebbe anche rientrare “lista della spesa” del misterioso fondo americano rappresentato dall’imprenditore ravennate.

La trattativa è in piedi, va avanti “sottotraccia”, nel riserbo più assoluto: perfino Silvestrone non si fa più sentire, così pure Massimo Cellino. Sono segnali importanti, senza dimenticare che il presidente Cellino – è giusto ricordarlo – ha in mano ben due offerte da valutare, non solo quindi quella americana. Nonostante ciò. Cellino è convinto della bontà della proposta a stelle e strisce.

Come vi abbiamo ricordato ieri le diligence delle parti in campo sono al lavoro, presto arriverà l’ok sulla verifica dei conti e a quel punto la vendita dovrà essere solo ufficializzata.

I tempi però si allungano, si dilatano inevitabilmente, e la speranza di Silvestrone di vedere la Cagliari Calcio americana entro il mese di maggio appare utopistica. Cellino dal suo canto non vuole portare avanti nessun tipo di cogestione, ma allo stesso tempi si ritroverà impegnato oltre che con il Leeds, a fare i conti con tutto ciò che ruota in casa Cagliari per almeno un altro mese.