Il match vittorioso al cospetto di un Bologna non certo irresistibile, ha dimostrato come Maran sia incline al cambiamento e disposto ad adottare opportuni e dovuti accorgimenti.
Il cambio di filosofia incentrato sull'avanzamento di Joao Pedro al fianco di Pavoletti e l'impiego di Castro sulla trequarti, ha prodotto i dividendi sperati. Tale modifica è stata supportata dal contributo continuo in termini di qualità e quantità del reparto mediano ma non solo, le corsie laterali spesso perseguite in maniera quasi esclusiva, hanno visto un calo d'impiego a favore di un gioco con palla a terra con prevalenza del settore centrale.
Il proseguo del campionato fornirà le opportune risposte circa il preferire di uomini e assetto tattico impiegati nella sfida con i rossoblù emiliani, oppure la chiara convinzione che l'avversario di turno porterà il tecnico isolano a varare filosofia ed interpreti ad hoc.
Entrambe le strade appaiono perseguibili con fiducia, in virtù di interpreti al momento poco utilizzati, chiamati a sovvertire gerarchie che si avviano verso una dovuta cristallizzazione.
La certezza ancora una volta risponde al nome di Rolando Maran, che virando verso un modulo definitivo o un continuo calibrare di forze tecniche e tattiche, avrà il potere di alimentare speranze e fortune di una squadra chiamata a capire cosa vuole fare da grande.
