Il Cagliari targato Maran sorprende per la varietà di soluzioni a disposizione percorribili grazie e attraverso una rosa profonda che fa della duttilità la virtù principale.
Attaccanti attenti e precisi in fase difensiva fanno il paio con difensori abili nell'inserimento e investiti del compito di tessere trame valide dalle retrovie.
L'acquisto last minute di Klavan dal Liverpool si innesta sulla precisa volontà di poter godere di interpreti multi-funzionali, utilizzabili con convinzione al fine di sorreggere i diversi dettami che inevitabilmente andranno ad alternarsi nel corso della stagione.
Il difensore estone, forte di una grande personalità e esperienza internazionale, ha impiegato poco tempo per inserirsi negli schemi rossoblù. Abile in marcatura, è dotato di una buona visione di gioco che consente di impostare la manovra dalle retrovie, bypassando così, quando necessario, il percorso che passa dal regista designato.
Un'arma tattica preziosa a cui Maran si affida in diversi frangenti, potendo contare anche sul fonfamentale apporto di un Pavoletti sempre pronto al lavoro di sponda e terminale prediletto delle aperture provenineti dai piedi del giocatore baltico.
Klavan è a tutti gli effetti un regista aggiunto che, in coppia con Romagna, restituisce le opportune sicurezze in seno ad una squadra protesa verso ambizioni nuove e lontane dalla zona pericolosa.
Nel Cagliari dei "tuttofare" Klavan spicca per intelligenza e sagacia, contribuendo a disinnescare gli avanti avversari senza disdegnare di dirigere un orchestra dimostratasi sempre più capace di suonare armonie intriganti e proponibili al cospetto di squadre ben più attrezzate come il Milan.
