Il trentunenne Daniele Dessena nonostante le quotazione non altissime raggiunte lo scorso campionato, appare invece con la nuova guida tecnica un giocatore rinato. In effetti all’interno del gruppo rossoblù non può certo definirsi il più anziano anagraficamente, ma solo conoscendo la sua storia calcistica e i duri sacrifici a cui lo costrinse il terribile infortunio di quel maledetto ventotto novembre 2015 nella partita contro il Brescia dove si fratturò tibia e perone, si può capire l’imponanza del totale recupero del mediano parmense.

Partendo dal presupposto che la conferma del classe’87,al termine della sessione estiva del calcio mercato non appariva scontata, in virtù di un evidente sovraffollamento a centrocampo, la scelta da parte dei mister Maran di mantenerlo tra i componenti della rosa appare ad oggi azzeccata e sicuramente dettata da grande lungimiranza, motivando ulteriormente il giocatore quale punto di riferimento non solo per i compagni più giovani ma anche per i nuovi arrivati indipendentemente dal loro palmarès.

A ciò si aggiunge che la fiducia concessagli è stata ad ora pienamente ripagata con due apparizioni più che positive coincidenti guarda caso, con le migliori prestazioni della squadra dall’inizio della stagione, due prove autoritarie, la prima come titolare nella sfida con il Sassuolo e la seconda da subentrante contro la temibile Dea Atalanta, in cui il parmense ha dato il massimo esprimendo quello che sa far meglio, legna a centrocampo, ovvero combattere su ogni pallone con una continua azione di filtro in mezzo al campo abbinato al supporto alla difesa.

Perciò se il buon giorno si vede del mattino, anche il redivivo Daniele potrà togliersi qualche bella soddisfazione durante tutto l’arco di questa stagione appena iniziata.