Il Cagliari targato Maran nutre il bisogno immediato di dimenticare la cocente sconfitta rimediata all'esordio stagionale. Una squadra troppo brutta per essere vera, sembrata una fedele fotocopia di quella che ha chiuso il campionato scorso tra mille difficoltà.

Nel novero dei pochissimi che possono vantare una prestazione che si avvicina alla sufficienza in quel di Empoli, vi è Ionita. Come in coppa Italia con il Palermo, in Toscana il centrocampista moldavo ha mostrato di essere in netta crescita, voglioso di invertire una rotta che nei precedenti due anni di esperienza in rossoblù lo hanno classificato come un acquisto non all'altezza delle aspettative.

Umile, disposto al sacrificio, pronto ad adattarsi a collocazioni e compiti nuovi, Ionita sotto l'egida di Maran e in assenza di Joao Padro, veste i panni di trequartista alternandosi con Barella. Non solo, nel nuovo centrocampo cagliaritano, insieme a Castro svolge il compito di centrocampista dinamico con il compito di inserirsi in zona goal senza dimenticare di assolvere agli inderogabili obblighi difensivi.

Il cambio tecnico e una nuova vocazione collettiva indicano il Cagliari, al netto dell'esordio in campionato, come una delle compagini più interessanti ed in grado di effettuare una crescita decisa.

Tale percorso può avvenire solo se alimentato dal rendimento costante di interpreti fondamentali, ed al fianco di quel cammino che sembra esser fermamente nei piani di Ionita.