Il match vittorioso di coppa Italia ha restituito diverse indicazioni circa la direzione intrapresa da Maran e il suo Cagliari. Collocazioni tattiche diverse rispetto al passato e l'aggiunta di nuovi interpreti hanno alimentato curiosità e dubbi che la prima uscita stagionale, come è giusto che sia, ha contribuito a dissipare solo in parte.

La mediana in particolar modo, è apparsa come il reparto più collaudato, capace di effettuare una costante e valida fase di contenimento, non disdegnando di alimentare le avanzate dei terzini così come le velleità degli attaccanti.

Cigarini in regia ha dimostrato di essere un interprete a cui non è possibile rinunciare a cuor leggero: dai suoi piedi sono scaturite la maggior parte delle trame rossoblù. Ionita dal canto suo può rivestire con credibilità diversi ruoli all'insegna della concretezza e della voglia di recuperare il tempo perso nelle ultime stagioni. Barella invece al netto di qualche nervosismo di troppo, è stato impiegato anche come trequartista, interpretando il ruolo con dinamismo, buona visione di gioco e inserimenti ripetuti nell'area avversaria.

Castro infine, garantisce una corsa importante, buone geometrie e un innegabile tempismo in zona gol. All'esordio ha peccato di precisione nei pressi della porta avversaria, ma l'argentino ha tutte le qualità per diventare un punto fermo della formazione isolana.

Quattro interpreti che in attesa del ritorno di Joao Pedro e la consapevolezza di poter contare su un preziosissimo Padoin, rendono il centrocampo cagliaritano come un reparto di sicuro affidamento, ampiamente capace di trascinare l'intera squadra verso una stagione che si preannuncia intrigante, destinata a proiettare la formazione rossoblù verso una nuova dimensione.