Allo stadio Şükrü Saraçoğlu, è andata in scena l’attesa amichevole internazionale fra Fenerbahçe-Cagliari, prima “vera” partita della nuova gestione Maran contro un avversario probante e avanti nella preparazione.
L’uomo che più si è distinto tra le file rossoblù nella "bolgia" di Istanbul è stato il portiere Alessio Cragno, autore di un’ottima partita e di alcuni interventi importanti.
Nel primo tempo il ragazzo è stato chiamato in causa in due circostanze: prima su una conclusione mancina di Giuliano, neutralizzata bene in corner; poi, grazie alla propria grande reattività, ha compiuto un vero e proprio miracolo sul colpo di testa ravvicinato di De Souza che ha tenuto i sardi - in quel momento un po’ in difficoltà - dentro il match col punteggio inchiodato sullo 0-0.
Nella ripresa sono arrivate le due reti di Alper Potuk ma il talento cristallino del Cagliari è parso sicuramente incolpevole in entrambe le occasioni almeno quanto era stato decisivo in precedenza.
La prestazione, condita da tanta sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi, fa ben sperare per il campionato e conferma ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, la bontà del giocatore e della scelta fatta a suo tempo dal club isolano.
