Alla vigilia della sfida casalinga con la Roma Alessandro Deiola vantava appena una presenza nell’undici titolare. Un impiego minimo e raro che faceva presagire per il centrocampista sardo, nuovi scenari da girovago in cerca della continuità perduta diverse stagioni orsono.
Piuttosto a sorpresa invece, Diego Lopez ha chiamato a se Deiola, investendolo di responsabilità e compiti delicati nel momento più complicato della stagione. Nonostante l’esito negativo al cospetto dei capitoli giallorossi, il mediano isolano ha disputato una partita positiva, solida e all’insegna di una grande personalità .
Segnali oltremodo lieti che son stati confermati a stretto giro di posta nella trasferta vittoriosa di Firenze, valsa l’immediato abbandono del terzultimo posto in classifica.
L’ultima sfida in casa con l’Atalanta, da vincere obbligatoriamente, vedrà Deiola proseguire in un percorso che lo ha riproposto con merito nel calcio che conta. Da desaparecido a nuova e preziosa risorsa per la squadra della sua terra.
Sulla scia di quanto profuso nell’ultimo periodo, il centrocampista rossoblù si candida con convinzione a diventare un punto fermo della formazione sarda nel presente, ma soprattutto in un futuro che dovrà riservare le dovute soddisfazioni e certezze.
Chiudere la pratica bergamasca e festeggiare di fronte al proprio pubblico una salvezza faticosa, si configura come un buon viatico per una squadra chiamata a ridare dignità e valide prospettive ai propri tifosi, grazie anche e soprattutto attraverso le gesta di interpreti come Deiola e Barella, che nella loro militanza percepiscono una diversa e maggiore responsabilità .