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Cagliari, la classe arbitrale non ti sorride: ecco perché

Il movimento dei direttori di gara è costantemente al centro delle polemiche. Alcune partite con le big della Serie A non hanno certo portato grandi risultati al Cagliari nelle gestioni Rastelli e Lopez

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La classe arbitrale è oramai costantemente al centro della scena nel calcio del Belpaese. La Serie A rischia di salire alla ribalta più per le polemiche e i dibattiti che per lo spettacolo e l’equilibrio in testa alla classifica (la Serie A è l’unico torneo tra i top 5 in Europa a non aver ancora assegnato il titolo).

Nonostante l’introduzione recente del VAR abbia chiarito diverse situazioni dubbie, il numero degli errori arbitrali rimane comunque preoccupante (circa 80 calcolati ad oggi).

Un “modus arbitrandi” che rischia di danneggiare la passione dei tifosi, ma anche la professionalità degli addetti ai lavori (allenatori, giocatori, dirigenti ecc.) e cosa non trascurabile gli introiti delle società (che dipendono dal piazzamento in classifica).

Dalle sviste arbitrali nessuno è rimasto immune (vedi le squadre che lottano per il Tricolore e quelle per la qualificazione alle coppe europee). Nella zona bassa della classifica il Cagliari (insieme alla Spal) è la squadra che avrebbe maggiori motivi per recriminare. Gli episodi più rilevanti riguardano sei gare:

1 - Juventus-Cagliari (3-0): Alla prima giornata di campionato, dopo il rigore a favore (concesso tramite l’ausilio del VAR) sbagliato da Farias, il secondo gol bianconero segnato da Paulo Dybala è viziato da un tocco con il braccio durante la fase di controllo della sfera, ma l’arbitro Maresca non si avvede dell’irregolarità.

2 – Milan-Cagliari (2-1): Alla seconda di campionato, a San Siro, altro episodio che ha fatto discutere. Lancio dalle retrovie di Cigarini per Joao Pedro che viene nettamente strattonato da Bonucci in area di rigore. Pairetto fa proseguire l’azione e non fischia la massima punizione in favore dei sardi.

3 – Lazio-Cagliari (3-0): Alla nona giornata, con Diego Lopez subentrato a Rastelli sulla panchina rossoblù, Farias riceve un cross da sinistra e di destro insacca. Pairetto convalida il gol al brasiliano, salvo poi consultare il Var per annullare la marcatura per un fuorigioco che non sembra assolutamente esserci.

4 – Cagliari-Inter (1-3): Alla quattordicesima giornata, alla Sardegna Arena, il terzo gol nerazzurro firmato da Icardi (doppietta per lui in quella gara) è viziato chiaramente da un intervento falloso di Ivan Perisic che nel fare la sponda di testa verso il suo capitano tiene a distanza Rafael con il gomito senza permettergli di intervenire. Anche qui l’arbitro è Pairetto e non viene fischiata l’irregolarità.

5 – Roma-Cagliari (1-0): Alla diciassettesima giornata, la partita dell’Olimpico sembra avviata a concludersi con il punteggio di parità, ma al 94’ Fazio segna il gol vittoria per i giallorossi colpendo però il pallone con il petto e poi col braccio. Damato va al replay ma convalida il gol alla compagine romanista.

6 – Cagliari-Juventus (0-1): I bianconeri vincono in casa dei rossoblù grazie ad un gol al 64’ di Bernardeschi, ma l’azione che porta alla segnatura che conta è caratterizzata da una netta gomitata di Benatia sul viso di Pavoletti.

In quella circostanza l’arbitro non fischia e lascia il vantaggio con Farias in possesso di palla. Dopo il gol juventino, il Cagliari reagisce con il cross di Padoin al centro dell’area: nella circostanza c’è un evidente fallo di mano dentro l’area stessa da parte di Bernardeschi.

Calvarese non segnala nulla e non va tanto meno al Var a rivedere l’episodio (si tratta di errore evidente e – per regolamento – va rivisto) e si consulta semplicemente con gli assistenti alla tecnologia tramite il silent check.

L'auspicio è che questo tipo di situazioni non condizionino l'equilibrio vigente nelle corse ancora aperte in questo campionato: da quella Scudetto a quella per le Coppe Europee fino a quella riguardante i bassi fondi della classifica.

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