Il mercato di riparazione a tinte rossoblù ha lasciato in dote ben poche certezze nel presente e tante speranze e punti interrogativi per il futuro. Tale constatazione viene rafforzata da un'attualità che registra un Cagliari in evidente difficoltà , alle prese con una situazione di crisi rimandata solo e grazie all'inconsistenza di avversari incapaci di avvicinarsi ai 29 punti collezionati a fatica dalla formazione isolana.
Una manovra poco fluida rende vano il sacrificio dei vari attaccanti impegnati principalmente nel tentativo di interrompere le iniziative avversarie, piuttosto che ritrovarsi a godere di occasioni valide al fine di migliorare l'efficienza offensiva. Tale dinamica interessa in particolar modo Sau, quasi sempre chiamato ad operare nella propria metà campo e di conseguenza un Leonardo Pavoletti lasciato solo a lottare contro i difensori di turno, in attesa che un colpo di testa ben assestato possa compiere il miracolo.
L'innesto di Ceter, lascia tuttavia intravvedere qualche spunto utile ad un miglioramento della pericolosità del reparto avanzato, sgravando lo stesso Pavoletti da un compito eccessivamente pesante da poter essere assolto individualmente. Il colombiano infatti, nonostante un'esperienza ancora da costruire e doti tecniche da verificare, ha mostrato come una punta fisica ed in grado di disimpegnarsi con continuità nei pressi dell'area avversaria, possa creare spazi nuovi ed in grado di valorizzare palloni provenienti dalle fasce.
Un'ipotesi attesa dalla prova dei fatti, che va a sommarsi alle tante poste in essere da un Lopez incapace di trovare un'identità definitiva.
Il Verona alle porte e il suo bagaglio fatto di paura e disperazione, pone il Cagliari di fronte all'ennesima possibilità di redenzione all'interno di una stagione che si trascina mestamente all'insegna di sofferenze inaspettate, alle quali è possibile allontanarsi definitivamente già da domenica.