Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Sau, la grande voglia

Col Napoli, l’attaccante subì il primo infortunio e ora vuole tornare titolare

Condividi su:

Le lacrime hanno fatto le radici nei suoi occhi in ottobre, intorno all’ora del pasto, per un dolore alla coscia destra che lo ha escluso dalla partita. Da Napoli, quella parte della gamba non gli ha dato tregua e l’ha costretto a tenere nell’armadio, a tempi alterni, gli attrezzi del mestiere, fino allo sgorgare, in gennaio contro il Milan, del luccicone. Però, Marco Sau non è annegato e s’è asciugato il viso, né con la mano, né col fazzoletto ma col piede destro. Di nuovo in rete, di fronte alla Spal, uno degli antidepressivi più efficaci per un giocatore che, allo stremo delle forze, non vuole arrendersi.

Riecco il Napoli – Gli «azzurri» tracciano il percorso di Pattolino dal primo problema muscolare alla ritrovata stabilità, che fino al pomeriggio del San Paolo è stato titolare cinque volte su sette, segnando in un’occasione (10/09/2017, Cagliari-Crotone 1-0). Nei successivi diciotto incontri, invece, ha cominciato negli undici di partenza in quattro ed è subentrato in nove, vedendone cinque dalla panchina e una dalla tribuna. Tuttavia, in questo intervallo temporale, ha realizzato un’altra marcatura. Per il «25», senza dubbio, non è una stagione di piena: rispetto all’anno scorso, la titolarità più va e meno viene (2016/17, 20 gare su 22; 2017/2018, 9 su 19) e per ottenerla nuovamente deve correre più veloce di Joao Pedro, Farias e Han.

Sfida a Il Magnifico – Lunedì, alla Sardegna Arena, Sau ospiterà Insigne, con cui, nel 2010, ha «inondato» la Prima Divisione di spigliatezza e sveltezza, tramutandole in esultanze. Correndo l’uno al fianco dell’altro o su lati opposti nel 4-3-3 del Foggia guidato da Zeman, seppur senza conquistare l’accesso ai play-off per giocarsi la promozione in serie B, hanno segnato 49 gol: 23 il sardo, 20 dei quali in campionato che sono valsi lo scettro di capocannoniere, e 26 il napoletano, il più prolifico della stagione. L’annata successiva, a braccetto ma con abiti diversi – Pattolino in rossoblù e Il Magnifico in azzurro – hanno suonato il campanello della serie A, sono entrati e hanno chiuso la porta.

La grande voglia – Sau freme per il desiderio di essere indicato da López, durante la riunione tecnica, come compagno d’attacco di Pavoletti. È consapevole di aver alzato le difese immunitarie per giocare dall’inizio, come gli era successo col Milan. Una sfida dalla quale si sta «ripulendo» disputando dei frammenti (Spal, Sassuolo, Chievo Verona) e festeggiando un gol. E ne servirebbe un altro , insieme alla presenza dal gong, per sradicare quelle radici nate proprio contro il Napoli.

Condividi su:

Seguici su Facebook