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Cagliari, e in attacco che si fa?

Il calciomercato invernale ha portato addirittura a sette le punte in casa rossoblù ma sono solo due i posti disponibili nell’undici iniziale di Diego Lopez

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Il calciomercato di gennaio (edizione 2018) che si è concluso mercoledì scorso ha lasciato al Cagliari qualche colpo per coprire quelle che erano le principali lacune dal punto di vista tecnico, ma ha anche dato una certezza importante, ovvero l’incredibile abbondanza dell’attacco isolano, che attualmente conta 7 uomini (3 centravanti e 4 mezzepunte).

Per il tecnico degli isolani, Diego Lopez, c’è sicuramente l’imbarazzo della scelta ma, al tempo stesso, ha anche l’arduo compito di alternare tutti questi elementi per formare una coppia offensiva all’altezza a seconda dell’avversario di turno.

A mettere ulteriormente in difficoltà l’allenatore rossoblù è anche lo schieramento tattico vigente del Cagliari, ovvero il 3-5-2: di conseguenza, ci sono solo 2 posti per 7 giocatori che lottano per essere titolari. Al momento, le gerarchie dello scacchiere cagliaritano dicono che i titolari sono Joao Pedro e Leonardo Pavoletti.

Tra le alternative, c’è il giovane colombiano Damir Ceter, acquistato a gennaio per essere la prima alternativa (tecnicamente parlando) all’ex centravanti di Genoa e Napoli, ma deve recuperare da un lungo infortunio e recuperare quanto prima la forma fisica in modo da essere a disposizione della prima squadra.

Dal Perugia, è ritornato il nordcoreano Han Kwang Song (che potrebbe essere l’alternativa naturale a Joao Pedro in appoggio alla prima punta o prima scelta nel caso di un eventuale spostamento del brasiliano come interno di centrocampo).

E poi c’è Marco Sau insieme ai due “delusi eccellenti” del mercato invernale appena concluso ovvero Niccolò Giannetti e Diego Farias (i loro trasferimenti a Chiavari – direzione Entella – e a Sassuolo nell’affare Politano sono saltati poiché i rispettivi contratti non sono stati consegnati entro il termine previsto).

Questi ultimi due, in particolare, potrebbero rappresentare soluzioni alternative (tecniche e di qualità) allo stesso Sau (vittima di tanti e fin troppi infortuni che ne stanno destabilizzando il campionato). In definitiva, quindi, servirà l’aiuto di tutti per risolvere quanto prima la pratica salvezza.

Ora la palla passa a Lopez e al suo staff, oltre che ovviamente al campo per l’ardua sentenza. 

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