Uno score di 5 reti in 16 apparizioni con la maglia rossoblù, rappresenta un discreto bottino per Leonardo Pavoletti. L’ex attaccante del Napoli, in estate ha deciso di rimettersi in gioco e dare nuovo slancio alla propria carriera, che proprio all’ombra del Vesuvio ha registrato una cocente delusione.

Poco appariscente, ma estremamente prezioso, gradualmente ha elevato il proprio rendimento, siglando reti fondamentali per il raggiungimento di una posizione relativamente tranquilla di classifica.

Con il cambio di guida tecnica e veste tattica, il Cagliari ha acquisito un’identità stabile, capace di consentire l’apprendimento di preziosi meccanismi. In particolare la difesa a tre e il conseguente spostamento dei laterali in una posizione più offensiva, ha innescato una maggiore produzione sulle fasce e una quantità apprezzabile di inviti per la testa di Pavoletti. Il centravanti livornese, dopo il normale periodo iniziale d’adattamento, è sempre più al centro delle trame della squadra isolana.

Al cospetto di una delle formazioni più positive dell’intero anno solare, tale processo è stato sublimato, consentendo a Pavoletti di mettere a segno la rete del vantaggio, grazie al piatto forte della casa, ovvero il gioco aereo. Un goal che ha costretto l’Atalanta a ricercare l’immediato pareggio, concedendo ampi spazi alle ripartenze rossoblù, letali in occasione del raddoppio siglato con l’ex Padoin.

Nel reparto avanzato, Pavoletti si configura come un punto fermo e in grado di assicurare uno score abbondantemente sopra la doppia cifra. Con il mercato di riparazione alle porte, la sua presenza consentirà alla dirigenza rossoblù di concentrarsi sull’acquisizione d’interpreti maggiormente funzionali in altri ruoli, in grado di elevare il rendimento di una formazione che ha tutti i mezzi per garantire prestazioni maggiormente continue.