Caduto in disuso con l’addio dei grandi numeri 10 e l’avvento del tatticismo esasperato, il delicato ruolo del trequartista ha visto una sensibile riscoperta negli ultimi anni. Tra le fila rossoblù tale vocazione è ricoperta da un brasiliano atipico, che offre un’interpretazione particolare e poco in linea con le caratteristiche classiche del fantasista.
Joao Pedro infatti, è un centrocampista offensivo, che schierato alle spalle delle punte, si alterna tra l’altruismo votato al servizio dei compagni e un’indole proiettata verso la conclusione da fuori e l’inserimento in zona goal.
La quarta stagione tra le fila della compagine isolana, si è aperta con un Joao Pedro protagonista, capace di mettere a segno tre reti in cinque partite ufficiali: una al Palermo in coppa Italia, la seconda a San Siro al cospetto della compagine rossonera ed infine una perla meravigliosa che ha sancito la vittoria ai danni della Spal.
Un momento felice, dal sapore della rivincita per l’intera squadra allenata da Rastelli, che inaspettatamente è coinciso con l’avvio di una serie di tre sconfitte consecutive, due delle quali tra le mura casalinghe.
Un andamento inatteso e capace di aprire una crisi che la fondamentale partita con il Genoa può fermare, che ha visto un Joao Pedro alle prese con il primo blackout della sua stagione. Non una novità nella carriera del numero 10 carioca quella di prendersi momenti di pausa nel corso del campionato, che tuttavia è auspicabile inizi a limitare al più presto.
Il Cagliari può contare su una rosa che vanta il giusto mix tra interpreti d’esperienza, giovani in rampa di lancio e numerosi giocatori che si trovano nel momento cruciale della carriera, al bivio tra diventare un qualcosa di più di semplici comprimari.
Alla viglia del compimento dei 26 anni, Joao Pedro dovrà iniziare a dare delle risposte attendibili circa la sua reale dimensione, trascinando così a suon di assist e goal, compagni e tifosi lontano dalle acque oscure e insidiose della zona retrocessione.