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Melchiorri, tutto come un anno fa?

L’attaccante, come lo scorso settembre, è di nuovo a disposizione ed è pronto a tornare protagonista

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L’intervento per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro è passato, così come le varie tappe della fase riabilitativa tra Villa Stuart, Asseminello, Peio e Aritzo. E pure gli incontri «di passaggio» con i compagni di squadra prima dell’allenamento che lui, a causa del nuovo infortunio, non ha seguito sul campo e con i quali non ha neppure condiviso la tabella di marcia. Per Melchiorri tutto ciò, a distanza di otto mesi dal crack, è terminato. Da una settimana è a disposizione di Rastelli, pronto a ricominciare da dove ha lasciato quasi un anno fa.

L’ultima volta – Un pareggio e due sconfitte consecutive, così il Cagliari si era presentato ad Empoli, il 17 dicembre 2016, per uscire da una mini-crisi. E l’aveva fatto con Melchiorri, numero 9 sulle spalle, nella coppia d’attacco insieme a Sau. Il ragazzo di Treia, che da titolare aveva giocato – fino a quel momento – tre partite ed era andato a segno per tre volte (contro Sampdoria, Inter e Torino), aveva disputato, anche al Castellani, tutti i 90 e passa minuti. Al 13’ del primo tempo, in un contrasto di gioco con un avversario, era stato colpito al ginocchio destro, accusando solo un dolore momentaneo. La conseguenza di quell’intervento al ginocchio, lo stesso che aveva subìto la lesione al legamento crociato anteriore il 1 aprile, era più grave del previsto: di mezzo sempre lo stesso legamento, situato al centro del ginocchio e tra tibia e femore, che questa volta si era rotto. Così, per Federico quel pomeriggio di dicembre è stato – per ora – l’ultimo in serie A, prima di tornare sotto i ferri, svolgere degli esercizi e sottoporsi a test.

Vicino all’addio – Da quel momento, sotto la visione dello staff medico e, quando possibile, di papà Enrico, il giocatore incita il gruppo dalla televisione e dalla tribuna del Sant’Elia, in attesa di poterci tornare per preparare, durante una settimana-tipo, un impegno ufficiale. Però, negli ultimi giorni della sessione estiva di calciomercato, principalmente nelle 48 ore finali, c’era stato un colpo di scena nel futuro di Melchiorri: era imminente il saluto ai colori rossoblu, ma non alla Sardegna. Infatti, a 274.5 chilometri e tre ore di macchina, lo attendeva l’Olbia per giocare in Lega Pro, formazione che poteva consertigli di collezionare minutaggio e, magari, dei gol. Ma, quando la chiusura della trattativa era ai titoli di coda, tutto era saltato perché Melchiorri aveva deciso di riprendersi, dalla porta principale, la serie A e un posto nelle gerarchie dell’attacco del Cagliari.

Settembre nel destino – Domenica scorsa, per la sfida contro il Chievo, il Giaguaro – così lo chiamava Ibba, ex preparatore atletico rossoblu – è riapparso nella lista dei convocati. Proprio come nella passata stagione, quando, tornato «arruolabile» nello stesso mese, era finito in panchina contro Roma, Atalanta e Juventus e poi aveva giocato il 26 settembre, per 17’, con la Sampdoria al Sant’Elia, segnando la rete dei tre punti, la sua prima in A. Ora, un altro recupero, un’altra convocazione e una nuova rinascita. Al Cagliari, che col Napoli non potrà contare – con tutta probabilità – su Pavoletti ed è a secco di marcature da due giornate, servono la fisicità, la corsa, il sacrificio e l’intelligenza tattica di Melchiorri. La replica di un film andato in onda 366 giorni fa di fronte alle maglie blucerchiate, magari al San Paolo, non sarebbe male. Ma il recupero di Federico, che ha trascorso momenti difficili e ha compiuto tante risalite, per il Cagliari è già una bella notizia.

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