All’interno della rosa rossoblù vi sono interpreti che, sulla base di doti evidenziate nel corso della carriera, possono ambire a recitare un ruolo da attore principale e trascinare compagni e tifosi cagliaritani verso obiettivi e soddisfazioni differenti rispetto ad una semplice ma sempre preziosa salvezza.

Barella non smette di stupire in virtù di una crescita che non sembra considerare limiti nell’immediato, Ionita dal canto suo dopo il grave infortunio appare fermamente intenzionato a proseguire un percorso interrotto bruscamente, mentre la coppia brasiliana formata da Joao Pedro e Farias restituisce l’impressione di rimandare un salto di qualità che talenti evidenti possono alimentare con credibilità.

Farias in particolare ha una tecnica sopraffina che lo identifica come il giocate di maggior fantasia a disposizione di Rastelli. Duttile, ecclettico, rapido ed estroso, pecca eccessivamente in fase conclusiva. Farias è poco preciso nei pressi della porta avversaria e difficilmente capitalizza occasioni che spesso riesce a creare dal nulla.

A fronte di qualità tali, il maturare di una maggiore prolificità in termini di goal, consentirebbe al folletto brasiliano di poter ambire a palcoscenici di primo livello.

La stagione appena inaugurata si identifica come quella in grado di dare risposte attendibili e probabilmente definitive circa il percorso e la crescita di un ragazzo come Farias. Il Cagliari è una squadra e una società in grado di garantire un clima sereno, utile a convogliare tutti i fattori per far si che ciò accada.

Un vecchio proverbio afferma che spesso ad alcune persone manca un soldo per fare un lira, ovvero possedere tutto meno che l’ultimo e marginale tassello per consacrarsi. Una massima che si adatta perfettamente ad un Farias che in questo campionato dovrà dimostrare di possedere il soldo mancante, trasformando così ambizioni e speranze in esultanze e riconoscimenti.